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Tifosi Inter in rivolta per Lukaku: un post di Zhang diventa lo sfogatoio della rabbia

La volontà della società di trattare con il Chelsea la cessione di Lukaku ha scatenato la rabbia dei tifosi dell’Inter. “Vergognati”. “Pagliaccio”. “Vendi e vattene”. “Non farti più vedere”. È la media dei commenti che i tifosi hanno postato in calce all’ultimo messaggio su Instagram condiviso dal presidente, Steven Zhang. Una foto che racconta di una squadra che quasi non c’è più.
A cura di Maurizio De Santis
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"Vergognati". "Pagliaccio". "Vendi e vattene". "Non farti più vedere". È la media dei commenti che i tifosi dell'Inter hanno postato in calce all'ultimo messaggio su Instagram condiviso dal presidente, Steven Zhang. Motivo di tanta rabbia che trova sfogo sui social è la volontà da parte del club di vendere Romelu Lukaku al Chelsea. Un'operazione che conviene a tutti: ai Blues, che (ri)prendono un bomber forte; al calciatore, che beneficerà di un contratto ricco (pari a quasi il doppio rispetto allo stipendio attuale); alla società che dà una boccata d'ossigeno alle finanze.

Un sacrificio doloroso ma necessario per sistemare i conti (a giudicare dalle cifre sul piatto) e alleggerire il bilancio per il futuro: dopo Hakimi (finito al Paris Saint-Germain) è pronto a partire un altro dei protagonisti – il più importante, alla luce di quanto fosse decisiva la sua presenza nell'economia del gioco e del reparto offensivo – della formazione che ha spezzato il dominio della Juventus in Serie A. E riportato a Milano quella coccarda tricolore che mancava da dieci anni, dalla stagione memorabile del triplete conquistato con José Mourinho e un gruppo di invincibili che fece la storia con il trionfo in Champions.

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Frustrazione e preoccupazione per il futuro. Consapevolezza che il piano di contenimento dei costi altro non è che un pesante ridimensionamento anche a livello tecnico. Difficile ipotizzare di essere competitivi per certi traguardi se, di colpo, da una stagione all'altra, vendi i pezzi pregiati e non sei in grado di sostituirli con altri all'altezza. Ecco perché non sono mancate opinioni colorite e altre ancora dai toni decisamente eccessivi. Tutte, ironia della sorte, in calce all'immagine che immortala la vittoria per lo scudetto e racconta di una squadra che quasi non c'è più.

Non c'è più Antonio Conte, l'allenatore che aveva capito tutto e barattato il proprio addio con una buonuscita di sette milioni. Non c'è più come dirigente Gabriele Oriali, che dell'ex allenatore era stato il più stretto collaboratore oltre a esercitare un ruolo chiave anche nella gestione del gruppo. È il segno dei tempi che cambiano. "Via da Milano". "Non fate stupidate, Lukaku deve restare", aggiungono altri. Piaccia o meno ma non c'è altra soluzione dinanzi a difficoltà economiche che hanno travolto la proprietà per gli effetti del tracollo finanziario rimbalzato dalla Cina all'Italia.

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