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Stefano Okaka ricorda la fuga da Spalletti: “Corsi in spogliatoio, lui mi inseguì”

Stefano Okaka racconta il ‘trattamento paterno’ ricevuto da Luciano Spalletti alla Roma quando non aveva neanche 20 anni: “Mi inseguì a fine partita”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Domenica scorsa Stefano Okaka è tornato al gol dopo un digiuno di due anni – durante i quali era svincolato, ma non si era ritirato – andando a segno al settimo minuto di recupero di Pianese-Ravenna di Serie C. Un gol pesantissimo, che ha dato il successo per 1-0 alla squadra romagnola, permettendole di restare a -1 dall'Arezzo capolista. Okaka ha firmato per il Ravenna lo scorso 1 settembre, quasi 20 anni dopo il suo debutto in Serie A con la maglia della Roma. Stefano era un enfant prodige del calcio italiano, quel giorno aveva solo 16 anni e 125 giorni (18 dicembre 2005, Sampdoria-Roma 1-1). I suoi primi passi avvennero sotto la guida di Luciano Spalletti, che con lui usò bastone e carota, provando a trasmettergli dei concetti non solo calcistici, vista la giovanissima età. Fino ad arrivare a inseguirlo negli spogliatoi…

"Spalletti è come un secondo padre – racconta l'attaccante umbro alla ‘Gazzetta dello Sport' – A 16 anni, nel 2005, mi ha voluto in prima squadra e ho subito segnato in Coppa Italia contro il Napoli (8 dicembre 1016, Napoli-Roma 0-3, marcatore più giovane della storia del torneo, ndr). Da lì è iniziato tutto".

Okaka ricorda il ‘trattamento paterno' di Spalletti alla Roma: "Mi inseguì a fine partita"

Okaka, oggi 36enne, non può dimenticare momenti che restituiscono lo Spalletti più verace e sanguigno: "C'era l'Atalanta in casa, io volevo giocare, ero giovane… Mi fa entrare negli ultimi 15 minuti e io non entro, diciamo, tanto ispirato. Mi giro e vedo che lui dalla panchina mi dice ‘ci vediamo dopo'. Io penso ‘adesso cominciano i problemi'. A fine partita sono corso dentro lo spogliatoio, lui mi inseguiva, però avevo l'antidoping. Quindi dopo sono entrato, ho chiuso la porta e sono uscito dopo tre o quattro ore dopo e non mi ha più beccato. Il giorno dopo mi ha fatto la multa, però almeno la multa va bene, sennò era più difficile…".

Stefano Okaka in uno Juventus–Roma del novembre 2008: aveva 19 anni
Stefano Okaka in uno Juventus–Roma del novembre 2008: aveva 19 anni

In un'altra circostanza Spalletti, che sta per essere annunciato come nuovo allenatore dalla Juventus, fece la paternale a Okaka perché aveva intravisto anche fuori dal campo qualche segnale che non gli piaceva: "Quando ho compiuto 18 anni, chiesi a mio padre di regalarmi un'Audi R8 – Stefano raccontò qualche tempo fa – Due-tre mesi dopo andai a Trigoria con quest'auto e il mister mi richiamò dicendomi ‘se domani entri con questa macchina non giochi più'…".

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