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Spinazzola va a Wembley a tifare Italia e prendersi l’Europeo: “Ci sarò, esulterò con le stampelle”

Leonardo Spinazzola domani volerà in Inghilterra per vivere assieme ai propri compagni dell’Italia la vigilia della finale degli Europei contro l’Inghilterra, cui assisterà poi a Wembley domenica: “Io sarò lì, con le stampelle esulterò e sbraccerò. Se dovessimo vincere, sarà un casino per me perché dovrò andare a saltare con tutti. Spero di saltare con una gamba, per tutto il tempo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ci sarà anche Leonardo Spinazzola a Wembley per partecipare coi suoi compagni dell'Italia alla finale dei campionati Europei in programma domenica prossima contro l'Inghilterra. L'esterno sinistro della Nazionale ovviamente non scenderà in campo dopo il grave infortunio al tendine d'Achille che lo costringerà ad un lungo stop, ma la sua presenza al fianco degli uomini di Mancini sarà fondamentale per spingerli alla vittoria e assicurare anche al 28enne umbro, in caso di successo, la meritata medaglia d'oro.

"Domani sarò di nuovo con i ragazzi – ha detto Spinazzola al TG1 – L'Inghilterra è una squadra fortissima, giochiamo la finale a Wembley, nel loro stadio. Ma sarà ancora più bello sentire i fischi, ci darà la carica. Io sarò lì, con le stampelle esulterò e sbraccerò. Se dovessimo vincere, sarà un casino per me perché dovrò andare a saltare con tutti. Spero di saltare con una gamba, per tutto il tempo. L'incitamento ai miei compagni lo darò in aereo, dicendo loro: ‘Ragazzi, ci sono anche io'. Mi hanno regalato una serata incredibile contro la Spagna. Siamo una grande squadra, sono entrato nei loro cuori, siamo una famiglia, è un'emozione bellissima".

Poi Spinazzola ha poi parlato anche ai microfoni di Sky Sport, ribadendo che da domani sarà nel centro sportivo del Tottenham assieme a tutta la squadra azzurra per vivere assieme la vigilia della finale: "Sono più emozionato ora che quando ero con la squadra. Rimuovere l'infortunio è un po' difficile, però ora sono con la mia famiglia e penso alle cose belle della vita per andare avanti. L'esultanza con la maglietta contro la Spagna mi ha emozionato, li ho ringraziati per due ore. Poi mi hanno chiamato dal pullman e mi hanno cantato una canzone. È stata un’emozione incredibile, sapevo che li avrei raggiunti in finale".

Adesso per Spinazzola c'è da risalire l'ennesima china di una carriera segnata dagli infortuni: "L'importante è tornare bene, poi un mese in più o uno in meno non fa la differenza. Rialzarsi sempre e non smettere di credere in sé stessi. Un po' di fortuna devi averla, gli episodi ti cambiano la carriera, così come il ruolo, gli infortuni. Questo era il palcoscenico più importante della mia carriera e giocare a questi livelli è stato incredibile. Ho sempre creduto in me stesso, ma è stato incredibile".

Infine un pronostico sul match che tutta Italia aspetta: "Partiamo 50 e 50. Loro sono molto forti, con individualità incredibili. Sancho, Rashford, Foden sono in panchina, dà l'idea di quanto siano forti. In difesa non subiscono gol, sarà tosta. Noi siamo un grande gruppo, ce la possiamo fare". Con Spinazzola a fare un tifo scalmanato sarà ancora più bello.

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