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Spalletti scoppia a ridere durante l’intervista: il ct sa quello che lo aspetta agli Europei

Dopo il pareggio senza gol contro l’Ucraina che ha dato all’Italia la qualificazione agli Europei, Luciano Spalletti ha regalato un siparietto simpatico.
A cura di Marco Beltrami
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Missione compiuta per Luciano Spalletti. L'Italia grazie al pareggio sofferto contro l'Ucraina si è qualificata per gli Europei 2024. Si è tolto un bel peso il commissario tecnico che si è lasciato andare anche ad un momento simpatico durante l'intervista post-gara. Non ha trattenuto la risata Spalletti di fronte alla domanda sul futuro e su quello che lo attende.

Al termine del suo intervento, l'ex tecnico del Napoli si è congedato dai microfoni della Rai con il sorriso delle labbra. "Adesso in prospettiva futura, si lavorerà ma ci sarà da divertirsi?". Di fronte a questa possibile prospettiva sottolineata dalla cronista, ecco che Luciano Spalletti non ha trattenuto una risata e ha quasi sussurrato: "Adesso si alza… adesso viene il bello". Probabilmente la risata era legata al fatto di non aver nemmeno tempo per godersi il risultato con il pensiero già delle insidie legate agli Europei.

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Prima però Spalletti si era soffermato sulla soddisfazione della qualificazione tutt'altro che scontata. Contro l'Ucraina l'errore è stato non capitalizzare le occasioni del primo tempo: "Non era facile e non è scontato niente nel calcio in generale. Noi oggi abbiamo fatto una buona partita perché nel primo tempo abbiamo avuto molte occasioni per mettere al sicuro il risultato. Poi quando non ci riesci… la partita è diventata più sporca, più fisica e s’è messo la gente fisica ma a quel punto lì non si gioca più a calcio".

Forse per questo subito dopo il fischio finale il tecnico si è rivolto prima ai suoi due attaccanti Scamacca e Kean: "Bisognava essere bravi a tenerla sulla linea d’attacco, però poi l’Ucraina ha fatto vedere di essere una squadra attrezzata che ci ha dato filo da torcere".

In conclusione ecco come Spalletti ha celebrato la qualificazione agli Europei con il resto del gruppo: "Non ho preso nessun momento. Non ho difficoltà perché le conosco benissimo queste situazioni, ci sono nato e cresciuto, sviluppando la mia professione e il mio ruolo. Sono andato dentro a salutare quelli che erano già entrati e tutti i miei collaboratori, presidente e tutto l’entourage della Federazione. Eravamo tutti molto attaccati a questo risultato, abbiamo trovato quel momento per dirci bravi".

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