Sky, 2 milioni di multa dall’Antitrust: nessun rimborso per le partite sospese

Sky è finita sotto il mirino dell'Antitrust che ha deciso di multare la piattaforma satellitare di Murdock, relativamente al mancato rimborso agli abbonati per la mancata messa in onda delle partire di campionato ai tempi del lockdown totale e della sospensione della Serie A. Chi era possessore di uno dei pacchetti acquistati per vedere in esclusiva le partite, conferma l'Antitrust, avrebbe dovuto ricevere nei mesi successivi o il rimborso di quanto speso per un servizio mai fornito, oppure la rimodulazione dell'offerta da parte di Sky. Così è arrivata una sanzione da 2 milioni di euro.
La dicitura esatta è ‘pratica commerciale scorretta': in pratica, Sky non ha fornito le debite spiegazioni né è stata esaustiva e chiara nei confronti dei propri abbonati sulla mancata messa in onda delle partite di campionato della scorsa stagione quando, tra marzo e maggio, il campionato di calcio è rimasto fermo. Nessuna responsabilità di Sky, ovviamente, ma l'antitrust ha contestato alla piattaforma di non aver intrapreso tutte le misure del caso per dare adeguate e complete informazioni relative al cosiddetto "Sconto Coronavirus".
La pay tv si ritrova adesso a far ricorso davanti alla decisione di rifilare una multa salatissima, da 2 milioni di euro secondo delle spiegazioni rese note dalla stessa Antitrust: "Sky non ha riconosciuto, a fronte dell'emergenza sanitaria Covid 19 e della conseguente sospensione della trasmissione in diretta delle competizioni sportive, la rimodulazione o il rimborso automatico dei canoni mensili dei pacchetti, dal momento in cui gli eventi sportivi in diretta sono stati sospesi e fino alla loro ripresa". Così si legge nella nota che accompagna la decisione.
In pratica, Sky non avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutare i propri clienti, che sarebbero dunque risultati parte lesa anche per ciò che riguarderebbe le pratiche di rimborso. Con la sola procedura online, Sky avrebbe infatti rallentato tutto il processo di recupero economico da parte degli abbonati, senza dare vie alternative e maggiormente fruibili per ovviare al disagio avvenuto, imponendo di fatto " ostacoli onerosi e sproporzionati alla fruizione"