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Simeone e il mancato saluto a Klopp: non c’entra la rabbia per la sconfitta, il motivo è un altro

La mancata stretta di mano di Diego Simeone a Jurgen Klopp al termine di Atletico Madrid-Liverpool ha fatto il giro del mondo. Nel dopo partita, il tecnico dei Colchoneros ha spiegato perché è corso via negli spogliatoi senza salutare il collega: la motivazione non va ricercata nella rabbia per la sconfitta.
A cura di Paolo Fiorenza
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L'Atletico Madrid esce sconfitto dalla ‘corrida' del Wanda Metropolitano al cospetto di un Liverpool prima rimontato sul 2-2 e poi vincitore nel finale grazie al rigore messo a segno da Salah, dopo che Griezmann si era fatto espellere ad inizio secondo tempo. Il cartellino sventolato in faccia al Petit Diable per un piede alzato all'altezza del viso di Firmino è stato ferocemente contestato dai Colchoneros e da lì la partita è stata un crescendo di tensione fino al penalty che al 78′ ha dato i tre punti ai Reds nel Girone B di Champions League, il medesimo del Milan, ieri sera sconfitto a Porto per 1-0.

Al termine del match Diego Simeone è corso via imbelvito nel tunnel verso gli spogliatoi, non pensando minimamente a dare la mano a Jurgen Klopp, che non ha fatto nulla per nascondere la sorpresa mista a delusione. La gestualità del tecnico tedesco, con la mano tesa nel vuoto e poi il dito ad indicare il tunnel, ha rapidamente fatto il giro delle TV e nel dopo partita inevitabilmente ne è stato chiesto conto al Cholo.

Il tecnico dell'Atletico ne ha fatto una questione di filosofia di comportamento, negando qualsiasi motivazione legata a Klopp o al risultato della partita: "Non saluto mai dopo la partita, perché non mi piace. Non è salutare né per il vincitore né per il perdente. La penso così. Ma adesso quando lo vedrò lo saluterò senza problemi". Simeone ha poi detto la sua sui due episodi che hanno deciso il match, senza alzare i toni: "L'espulsione di Griezmann? A San Siro ne hanno espulso uno del Milan contro di noi. L'arbitro può interpretarlo come ha fatto lui e noi in un altro modo. Ma l'importante è quello che ha visto l'arbitro. Sul rigore, Gimenez lo tocca leggermente, ma se l'arbitro andava a rivederlo col VAR non lo era. Gli arbitri possono sbagliare come noi. Però abbiamo fatto una grande partita".

Nessun dramma dunque per l'Atletico, che è pienamente in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale di Champions: i Colchoneros sono secondi alle spalle del Liverpool con 4 punti assieme al Porto, mentre il Milan è ultimo a zero punti.

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