Sgambetto all’Inter, inciampa sull’Udinese e sul Var. Lazio travolgente contro il Verona

Inter-Udinese 1-2 è il risultato più clamoroso della seconda giornata di Serie A. Un successo che per i friulani è giunto in rimonta: pareggio su rigore concesso col Var (con annuncio dell'arbitro che non si è sentito a San Siro) e poi raddoppio arrivato alla fine del primo tempo. Uno-due micidiale, scandito dalla rete di Atta. Nella ripresa ancora tecnologia decisiva sul 2-2 di Dimarco, viziato da un offside di Thuram he gli aveva servito l'assist. Si rialza la Lazio, che ha travolto in casa (4-0) il Verona e offerto una prestazione convincente dopo il debutto deludente a Como.
L'Udinese e il Var stroncano l'Inter e il boato di San Siro
Cosa è successo al Meazza? L'Udinese ha rischiato di essere la più classica buccia di banana sulla quale l'Inter è scivolata. Eppure erano stati proprio i nerazzurri a passare in vantaggio (17°) con Dumfries, abile a finalizzare un'azione iniziata grazie a una prodezza di Lautaro (di tacco salta l’avversario a centrocampo). Ironia della sorte, c'è sempre lo zampino dell'olandese in occasione del pareggio friulano: rigore assegnato dopo revisione Var per un tocco di braccio dell'olandese e poi trasformato da Davis.

Atta (40°) con un bel destro dal limite trasforma in una sassata una palla persa dagli avversari. San Siro esplode al 56° per il pareggio di Thuram ma è gelato (ancora una volta) dalla decisione del Var. Cosa è successo? La sponda di Sucic per il francese è viziata da una posizione di fuorigioco di quest'ultimo, situazione inficia il sinistro del momentaneo 2-2 di Dimarco.
Lazio dirompente, schianta il Verona all'Olimpico
La Lazio di Maurizio Sarri si riscatta all'Olimpico dopo l'amarezza di Como. Il risultato (4-0) è netto e poteva essere anche più rotondo se l'arbitro non avesse annullato la rete di Guendouzi per fuorigioco nella ripresa. Le reti, tutte belle e costruite come piace al tecnico: la prima è scaturita da una verticalizzazione di Rovella per Castellanos che protegge il pallone e poi lo serve a Guendouzi che batte Montipò.

Altra azione pregevole è quella che porta al raddoppio dei capitolini: scambio di favori tra Castellanos e Zaccagni, con il primo che sfodera una rabona per rendere il pallone al compagno che sigla il raddoppio. Cala il tris, cappello messo sull'incontro e risultato ormai in ghiaccio. Dagli sviluppi di un calcio d'angolo Castellanos colpisce di testa e segna la rete del 3-0 grazie anche a un'uscita improvvida del portiere scaligero. C'è gloria per tutti, anche per Dia: suo il poker.