Sebastien Frey: “Neuer è stato poco rispettoso con Donnarumma. Non ricorda cosa fece con Higuain?”

Sebastian Frey è uno dei portieri che ha maggiormente influito nella nostra Serie A. Con le maglie di Inter, Verona, Fiorentina e Genoa si è fatto conoscere al meglio nel nostro calcio vincendo anche una Coppa Italia nel 2001/2002 quando vestiva la maglia del Parma. Tra i più forti della sua epoca, oggi Frey ha un'accademia di portieri in collaborazione con l'Inter. Dall'alto della sua esperienza ha analizzato, per Fanpage.it, quanto accaduto a Gigio Donnarumma al Mondiale per Club dopo lo scontro con Musiala in PSG-Bayern, che ha provocato il gravissimo infortunio all'attaccante dei tedeschi.
Frey assolve completamente Donnarumma da ogni colpa ma resta stupito per quanto detto da Neuer: "Sono molto sorpreso dalla sua uscita, penso che sarà stato frutto della delusione di essere stato eliminato, ma puntare il dito contro un collega non va bene – ha spiegato -. Ho trovato quelle sue parole poco belle e poco rispettose".

Sebastien, cos'è successo tra Donnarumma e Musiala: si possono attribuire colpe?
"Gigio va a cercare la palla ma prende purtroppo anche Musiala. Penso che quando fai un'uscita bassa non ti puoi fermare a metà. Non ci vedo niente di male. Chiaramente auguro una pronta guarigione a Musiala, però difendo Gigio tutta la vita".
Non hai visto niente di anomalo nella dinamica?
"È ovvio che ci sia sempre il rischio che possa succedere qualcosa del genere quando c'è un contatto fisico con un portiere di 1,96 cm e quasi 90/100 kg. Questo fa parte del gioco, ma non ho visto né cattiveria, né voglia di far male al calciatore, né voglia di andare a colpire".

Cosa pensi delle parole a caldo di Neuer su Donnarumma?
"Sono molto stupito e sorpreso. Penso che sarà stato frutto della delusione di essere uscito, ma puntare il dito contro un collega non va bene. Ho trovato quelle sue parole poco belle e poco rispettose. Se lui punta il dito su Gigio, io potrei puntare il dito su Neuer per l'episodio del 2014 (nella finale dei Mondiali tra Germania e Argentina, ndr) per quell'uscita spericolata con il colpo alla testa di Higuain".
Da portiere a portiere non è il massimo.
"In queste situazioni ci deve essere solidarietà tra colleghi. Lui non fu neanche espulso e non può sparare a zero su Gigio, considerando che in quell'episodio poteva fare molto male a Higuain. Penso che abbia parlato la delusione di essere uscito contro una squadra che considero la più forte al mondo, ma le sue parole non le ho gradite molto".
Courtois invece si è schiarato totalmente con Donnarumma.
"Lui è il più forte al mondo tecnicamente, ancora oggi, e ha fatto un'uscita di grande classe difendendo il collega".
Dal punto di vista puramente tecnico: Donnarumma poteva fare altro?
"In uscita bassa ha tentato chiaramente di prendere il pallone. Non vedo cattiveria e intenzione di far male in quello che fa. Quella di Musiala è una conseguenza, per questo Gigio lo difendo tutta la vita. Sono dinamiche veloci che il portiere non può prevedere. Donnarumma è partito per prendere la palla, e basta".
Esiste qualche regola non scritta per i portieri sulle uscite?
"Assolutamente no, vale la stessa cosa per un attaccante che va addosso al portiere. In passato c'è stato il caso di Cech e tanti altri episodi. L'unica regola è il buonsenso, evitare che di fronte a un'uscita spericolata si vada col piede verso la testa, perché diventa un gioco molto pericoloso".

In questo caso è stato diverso.
"Questa è un'uscita bassa. La sfortuna è che Musiala avesse il piede incastrato a terra. Se ci fosse stata cattiveria o intenzione di far male, col VAR ci sarebbe stato il rosso. Penso che il portiere non abbia colpe in questi casi: dal momento che decide di andare va, e penso che abbia fatto il suo dovere".
È mai successa una cosa del genere anche a te?
"Mi è capitato di aver fatto male a Tomasson durante un Parma-Milan. Sono uscito su una palla alta in profondità, lui non mi vide e ci scontrammo: gli ho rotto due o tre costole. Ma non c'è stato neanche fallo. Purtroppo per noi portieri lo scontro è inevitabile".
Crede che la stanchezza mentale dei calciatori possa fare dei brutti scherzi nel finale di una stagione lunghissima?
"Sì certo, ma non è il caso di Gigio, perché l'uscita era ragionata. Poi sì, questi ragazzi stanno facendo quasi 70 partite a stagione che sono davvero tante".
Per la stagione che ha fatto: Donnarumma è da Pallone d'Oro?
"Per i criteri del Pallone d'Oro i portieri non sono agevolati. Per me il favorito oggi è Dembélé per quello che ha fatto, per la sua stagione e perché è stato protagonista. Ma Gigio lo metto tranquillamente nella top 5".