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Scaroni risponde a Boban e difende la dirigenza del Milan: “Non capiamo di calcio? Parla di se stesso”

Paolo Scaroni, presidente del Milan, a margine della assemblea di Lega di A che si è tenuta al CONI in risposta alle critiche mosse da Zvonimir Boban che aveva attaccato duramente la dirigenza rossonera.
A cura di Vito Lamorte
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"Boban ci ha detto che non capiamo di calcio? Parla di se stesso". Questa la risposta di Paolo Scaroni, presidente del Milan, a margine della assemblea di Lega di A che si è tenuta al CONI in risposta alle critiche mosse da Zvonimir Boban che aveva attaccato duramente la dirigenza rossonera e le competenze.

L'ex dirigente del Milan aveva parlato così del presidente rossonero in un'intervista concesso a ‘Milan Hello', il canale YouTube del giornalista Andrea Longoni: "Scaroni? È una persona che non dovrebbe mai essere nel calcio, non c'entra nulla con il calcio e col Milan seppur sia un grande manager. Una volta eravamo allo stadio con Maldini, che gli spiegava come io avessi lavorato anche nella Fifa e quindi potessi rendermi utile anche in Lega. Allora Scaroni mi ha chiesto di mandargli il mio curriculum, ovviamente io l'ho mandato a quel paese, l'ho buttato fuori dal mio ufficio e gli ho detto ‘ma che ca*** ci fai tu nel calcio? E lui mi ha detto perché avrebbe dovuto sapere cosa ho fatto io nella vita. Io gli ho risposto che non deve, ma che allora anch'io non devo portargli rispetto. Lui l'ha fatto in una maniera naturale, neanche rendendosi conto secondo me. Al momento ho reagito, ma poi non me la sono neanche presa più di tanto".

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Boban su Paolo Maldini: “Una pagina indecente, inaccettabile”

Boban usò parole durissime anche per l'allontanamento di Paolo Maldini dal Milan: "Una pagina vergognosa, fatta in maniera vergognosa. Indecente, inaccettabile e potrei dire altre mille cose brutte. Per loro Paolo rappresentava l'ultimo ostacolo per fare quello che volevano. E tanto ha inciso il fatto di Tonali, Paolo non l'avrebbe mai lasciato andare. Perché il ragazzo è milanista. Quando li avevamo contattati mi disse che non sarebbe mai andato alla Juventus e all'Inter. Paolo e Ricky (Massara, ndr) lo prendono a una cifra super per un giocatore così. Lasciare un simbolo così, poi dopo lo scudetto…".

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