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Sarri smonta il giornalismo italiano: “Siamo in mano a ragazzini pagati 5 euro dai siti”

L’occasione per rispondere alle tante notizie che si susseguono su una sempre più probabile partenza di Milinkovic-Savic alla volta della Juve, porta Sarri all’ennesima polemica: “Sono vent’anni che parlate solo di una cosa”
A cura di Alessio Pediglieri
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La sconfitta di Torino contro la Juventus fa male, ancor più perché arrivata in una gara gestita al meglio dai bianconeri e sopraggiunta nel momento in cui alla Lazio veniva richiesto un ulteriore salto di qualità per prendersi un meritatissimo secondo posto, anche se in comproprietà con il Milan di Pioli. Invece, il k.o., il terzo stagionale, che ha ridimensionato i capitolini e rilanciato le ambizioni di una Juventus che conclude il 2022 nel migliore dei modi.

A esserci rimasto male per primo è stato Maurizio Sarri che ha accolto la sconfitta cercando di trovare il classico bicchiere mezzo pieno in un momento in cui la Lazio – come tutte le altre squadre in questo periodo – stava giocando in riserva, senza molte energie psicofisiche. Colpa del calendario "maledetto" e ripetutamente finito sotto gli strali del tecnico dei capitolini che mai ha risparmiato critiche, anche feroci, a tour de force che hanno imposto ai suoi giocatori di disputare gare tanto ravvicinare da condizionarne esito e prestazioni.

Ma nel dopo partita di Juventus-Lazio, al di là di una considerazione che salva in gran parte la prestazione dei suoi giocatori ("loro meritavano la vittoria ma il 3-0 mi pare esagerato ma il bilancio fin qui è buono e possiamo ancora crescere") Sarri riparte alla carica a suo modo, non facendo prigionieri. Questa volta il calendario è salvo e alla Lega e all'Uefa non fischiano le orecchie per eventuali rimproveri di un "calcio giocato a ritmi folli". A finire davanti all'indice puntato del tecnico della Lazio è la stampa, rea di aver creato una distorsione all'interno del mondo del calcio e l'occasione arriva su un tema caro al giornalismo sportivo di oggi: il futuro di Milinkovic-Savic.

Maurizio Sarri durante l'ultimo Juventus-Lazio con cui si è chiuso il 2022
Maurizio Sarri durante l'ultimo Juventus-Lazio con cui si è chiuso il 2022

Un nervo scoperto che anche all'Allianz Stadium si è evidenziato, con gli applausi del pubblico bianconero al momento del cambio per il serbo, quasi un "benvenuto" anticipato per la sua nuova realtà sportiva stando alle  innumerevoli voci e notizie su un suo passaggio alla Juventus. "A mercato chiuso" sottolinea subito in conferenza Sarri sull'argomento Milinkovic: "Io è anni che non leggo più niente, il gossip calcistico non mi interessa… mi piaceva quando si pubblicavano i tabellini, ora anche le pagelle sono un altro obbrobrio degli ultimi 30 anni".

Un fiume in piena che investe direttamente la stampa del settore: "La partita finisce alle 10 e mezza, un giornalista la segue e alle 10.45 deve consegnare il pezzo e deve dare il voto a 38 persone… P*rca maiala… è un fenomeno!" ironizza in tono più che sarcastico il tecnico dei capitolini. "Dà 15 voti per parte, all'arbitro, al quarto uomo, agli assistenti, ai due allenatori… secondo me non ha visto un ca**o: quello ha fatto gol? Sette. Questo ha preso palo? Sei. Quello una sola azione da gol, cinque".

Milinkovic-Savic in azione contro la Juventus
Milinkovic-Savic in azione contro la Juventus

Un assist perfetto per dare la propria visione sconsolante del mestiere del giornalista oggi: "Non so come si faccia,  io credo che il giornalismo vero non esista più, siamo in mano a ragazzini che prendono cinque euro ad articolo per i siti e quindi sono molto dispiaciuto per i giornalisti veri". Ma cosa c'entra tutto ciò con Milinkovic? Lo spiega lo stesso Sarri proseguendo nel suo ragionamento: "Poi si dice che la gente vuol sapere di mercato, per forza. Sono vent'anni che parlate solo di mercato e nessuno parla di calcio. Se in 20 anni si parlava solo di calci d'angolo, la gente voleva sapere solo di calci d'angolo…"

E sul futuro di Milinkovic? "Me le dovresti dare tu le risposte, fai tu il giornalista" conclude Sarri "io non ho risposte da darti…" per poi sottolineare comunque un aspetto che riguarda la sua realtà alla Lazio e cosa lo aspetterà durante una pausa in cui ci sarà anche spazio per la sessione invernale di mercato: "Storicamente non si effettuano grandi cose in inverno, ma di mercato non ho parlato assolutamente parlato né con la società né con i giocatori. Vedremo che intenzioni hanno il presidente e il direttore in merito".

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