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Rubiales arrestato in aeroporto dalla Guardia Civil: dovrà rispondere di riciclaggio e corruzione

L’ex numero 1 della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, è stato prelevato all’aeroporto di Barajas da alcuni agenti e portato negli uffici della Guardia Civil dove gli sarebbero state prese le impronte digitali e notificata una comparizione in tribunale. Era atteso dalla Repubblica Dominicana sin da sabato scorso.
A cura di Alessio Pediglieri
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Luis Rubiales è stato fermato dalla Guardia Civil e posto in custodia di polizia dopo essere stato prelevato al suo arrivo nella mattinata di mercoledì 3 aprile all'aeroporto spagnolo di Barajas, sul volo proveniente dalla Repubblica Dominicana. L'ex numero 1 della Federcalcio iberica è stato trasferito presumibilmente in Tribunale dopo essere salito su una camionetta. Su di lui pende una richiesta di condanna a 2 anni e mezzo di reclusione a seguito del bacio non consensuale e il successivo tentativo di coercizione della giocatrice della Nazionale, Jenni Hermoso oltre a dover rispondere delle accuse di corruzione nel suo mandato federale.

Immagini che sono arrivate in tempo reale dall'aeroporto di Barajas e che ritraggono il momento esatto del fermo di Rubiales da parte degli agenti che lo attendevano sulla pista. L'ex presidente federale stringe prima la mano ad un uomo che poi lo accompagna nel salire su un furgone nero. Pochi secondi ma che ritraggono la situazione attuale per uno dei maggiori esponenti del calcio spagnolo al centro dello "scandalo" Hermoso e coinvolto in diverse accuse di corruzione durante il suo mandato di presidenza.

Il rientro di Rubiales era atteso da tempo, sarebbe dovuto tornare a Madrid già sabato 6 aprile, ma aveva rimandato il rientro fino a metà settimana. Secondo i legali che lo difendono, Rubiales è tornato in Spagna per volontà propria, con l'intento di voler chiarire il prima possibile la propria posizione mettendosi a disposizione della giustizia, ma per molti è conseguente alla richiesta formale da parte della magistratura che lo ha convocato. Da diverse settimane, infatti, l'ex numero uno federale, viveva fuori dalla Spagna, a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.

La Sexta, in esclusiva, ha catturato l'esatto momento in cui, dopo essere sceso dall'aereo, Rubiales è stato caricato su un furgone della polizia e ora sarà a disposizione dei magistrati: è indagato dal tribunale numero 4 di Majadahonda per i reati di riciclaggio di denaro, corruzione imprenditoriale, amministrazione scorretta e appartenenza ad un'organizzazione criminale. All'ex n.1 federale sarebbero stati letti i suoi diritti, gli sarebbero state prese le impronte digitali e gli sarebbe stata presentata una convocazione giudiziaria per testimoniare davanti al giudice, prima di essere di nuovo rilasciato.

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La difesa di Rubiales di fronte alla accuse di corruzione

Da tempo aveva preferito non commentare, se non per una esclusiva – sempre per La Sexta, che andrà in onda nei prossimi giorni. Intervista di cui sono trapelate alcune anticipazioni: "Perché sono qui? Perché su di me si sono dette troppe bugie, così come è una bugia che io abbia distratto fondi pubblici: il denaro sul mio conto a Santo Domingo è il frutto del mio lavoro e dei miei risparmi". Poi, di fronte alle accuse sul suo mandato, tra spese folli e viaggi non autorizzati si è ancora difeso: "Che significa? Da quando il presidente della Federazione spagnola deve vivere isolato, in una bolla al di fuori dalla società?"

L'inchiesta della magistratura verte sui contratti chiusi da Rubiales alla guida della RFEF negli ultimi cinque anni con le accuse di presunta corruzione, amministrazione sleale e riciclaggio di capitali. Sotto la lente di ingrandimento sono finite diverse spese non autorizzate, viaggi all'estero e i contratti stipulati durante il suo mandato, tra cui quello con l'Arabia per far disputare la Supercoppa spagnola all'estero.

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