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Robben si ritira (per la seconda volta) dal calcio: “Scelta difficilissima”

Il fantasista olandese ha deciso di chiudere la sua carriera da professionista dopo l’ultima stagione disputata al Groningen, suo club d’infanzia. Già nel 2019 aveva optato per il ritiro per poi tornare sui propri passi. Adesso, l’annuncio ufficiale sui social: “Ringrazio tutti per il commovente supporto, è stata una scelta difficile”
A cura di Alessio Pediglieri
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La seconda volta sembra quella giusta: Arjen Robben si ritira dal calcio giocato, questa volta con una decisione irrevocabile. Un primo ‘tentativo' il campione olandese lo aveva fatto nel 2019, poi il ripensamento per giocare nel ‘suo' Groningen, quindi il ritorno sui propri passi e l'annuncio ufficiale dettato via social network come richiedono i tempi moderni. Così, il fantasista orange dice stop, per lui il calcio (giocato) finisce qui all'età di 37 anni dopo aver vestito la maglia della Nazionale per 96 caps e quelle prestigiose di Real Madrid, Chelsea e Bayern Monaco vincendo tutto ciò che c'era da vincere in Europa e nel Mondo.

"Cari amici del mondo del calcio, ho deciso di interrompere la mia carriera calcistica. Una scelta molto difficile. Voglio ringraziare tutti per tutto il commovente supporto". Così, il fantasista olandese ha voluto salutare e abbracciare virtualmente tutti i suoi tifosi, attaccando le scarpine al fatidico chiodo dopo aver giocato l'ultima stagione nel Groningen, ultima sua scelta di testa e di cuore, laddove tutto era iniziato circa 21 anni prima.

Prima dell'ultima scelta, una carriera costellata da successi: Robben ha trionfato otto volte in Bundesliga con il Bayern Monaco dove per anni ha condiviso gli allori con il francese Ribery formando una delle coppie più forti e decisive di sempre. Ha vinto una Champions League corollata dal goal in finale nel derby tedesco contro il Borussia Dortmund oltre ad un Mondiale per Club, una Supercoppa europea, cinque coppe di Germania e altrettante supercoppe tedesche.

Ha vinto anche una Premier con la maglia del Chelsea e una Liga con quella del Real Madrid. Ha sfiorato anche il grande sogno del Mondiale quando ha perso la finale contro la Spagna nella rassegna mondiale organizzata in Sudafrica nel 2010, conquistando solamente la piazza d'onore.

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