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Rivedono la rissa nello spogliatoio ed esultano per la violenza: il video rubato dopo Zenit-Spartak

Dopo la rissa tra Zenit e Spartak in Russia, ancor peggio quanto accaduto negli spogliatoi della squadra moscovita. Tutto svelato da un video rubato.
A cura di Marco Beltrami
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I Mondiali hanno catalizzato l'attenzione mediatica internazionale. Mentre gli occhi di tutti i tifosi e appassionati del globo sono puntati sul torneo iridato, in Russia si gioca come se nulla fosse dopo l'esclusione dai playoff per Qatar 2022 a seguito della guerra in Ucraina. Quanto accaduto nelle scorse ore in terra russa però ha trovato comunque il modo di fare il giro del mondo, per una tutt'altro che positiva pubblicità. Una terribile rissa si è scatenata in campo tra Zenit e Spartak Mosca, in occasione del match di Coppa di Lega.

Un parapiglia che ha visto coinvolto quasi 70 persone tra giocatori, panchine, addetti ai lavori e persino arbitri che hanno anche rimediato qualche colpo proibito. Una situazione difficile da gestire, che si è chiusa dopo un massiccio ricorso ai cartellini da parte del povero direttore di gara costretto ad espellere sei giocatori. Il match si è chiuso ai rigori in 8 contro 8, anche se probabilmente qualcuno l'ha fatta franca. Grande curiosità per i provvedimenti che potrebbero arrivare nei prossimi giorni.

Ancor più vergognoso di quanto accaduto in campo, è stato quello che si è verificato negli spogliatoi dello Spartak Mosca, uscito sconfitto poi ai calci di rigore. Un video rubato e registrato all'interno della stanza destinata alla squadra moscovita, ha mostrato l'atteggiamento non encomiabile dei calciatori biancorossi. Questi ultimi si sono ritrovati davanti alla TV a riguardare le immagini della rissa di poco prima. Come se assistessero agli highlights del match, ad un certo punto hanno iniziato ad esultare.

Quando? Nel momento in cui il giocatore dello Spartak Shamar Nicholson ha rifilato un pugno in pieno volto a Rodrigao, difensore brasiliano dello Zenit. Con il colpo andato a segno ecco i festeggiamenti dei biancorossi che hanno celebrato il giocatore per il brutto gesto, come se meritasse un premio. Insomma come si suol dire, la toppa è stata peggio del buco, per una situazione che rappresenta un pessimo esempio anche per i più giovani. Invece di vergognarsi per le loro azioni, i calciatori dello Spartak si sono esaltati.

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