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Rebus Covid su Juve-Napoli: Spalletti ha solo 13 giocatori di movimento, cosa dicono le regole

Juve-Napoli a rischio rinvio? È la domanda che in tanti iniziano a porsi ad una settimana dalla partita. Il Napoli, tra Covid e assenze, è rimasto con 16 giocatori. Uno sguardo al regolamento.
A cura di Marco Beltrami
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Anche in questa stagione la marcia d'avvicinamento del Napoli alla sfida in casa della Juventus, in programma il 6 gennaio, è contraddistinta dall'incertezza. Dopo il caos dell'incrocio dello scorso campionato, con la trasferta degli azzurri inizialmente vietata dall'Asl e il match poi disputato dopo l'intervento decisivo del Collegio di Garanzia del CONI, anche quest'anno la squadra di Spalletti è alle prese con un contesto di estrema difficoltà. La rosa è falcidiata da infortuni, squalifiche, convocazioni in Coppa d'Africa e casi di Covid. Una situazione che da qui all'Epifania – considerato il momento particolarmente critico della pandemia – potrebbe persino peggiorare.

Il Napoli in vista della supersfida contro la Juventus ha gli uomini contati. Koulibaly, Osimhen, Anguissa e Ounas saranno aggregati alle rispettive nazionali per la Coppa d'Africa (i primi due nonostante gli infortuni) entro il 3 gennaio, Mario Rui è squalificato e Insigne, Fabian Ruiz e Lozano sono positivi al Covid. Numeri alla mano, il Napoli al momento ha solo 16 giocatori disponibili per la trasferta in casa della Juventus, dei quali solo 13 di movimento. L'aspetto più preoccupante, oggi, è quello legato alla possibilità di ulteriori casi positivi, visto che ancora non sono rientrati i giocatori dalle vacanze natalizie e considerata la facilità di trasmissione della variante Omicron.

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Nel Napoli, a differenza di altre situazioni, non si è ancora sviluppato un vero e proprio focolaio: Insigne, Fabian Ruiz e Lozano hanno contratto il Covid in momenti diversi e senza avere contatti con altri elementi del gruppo squadra. Sotto questo punto di vista, la situazione è ancora sotto controllo. La variabile, come detto, è il rientro dalle vacanze: giovedì 30 gli azzurri disponibili faranno rientro a Castel Volturno e si sottoporranno subito ad un giro di tamponi, che darà una fotografia completa del quadro epidemiologico nel club partenopeo. L'Asl Napoli 2, nel frattempo, non si sbilancia ma ritiene il caso del Napoli "sicuramente da monitorare".

A circa una settimana dalla partita c'è un quesito che inizia a farsi largo: cosa succederebbe in caso di aumento dei contagi nel Napoli e ulteriore riduzione dei calciatori arruolabili? Al momento, sul piano regolamentare, la situazione è un rebus. La Serie A non ha definito un protocollo specifico come nella scorsa stagione, quando – secondo le "Regole relative a impatto Covid-19, gestione casi di positività e rinvio gare" – per giocare bastava disporre di tredici calciatori disponibili, dei quali almeno un portiere. Una norma transitoria, disposta in via "eccezionale" per l'annata 2020/2021, che non ha più efficacia in questa stagione.

La norma transitoria valida in Serie A per la stagione 2020/2021
La norma transitoria valida in Serie A per la stagione 2020/2021

La soglia è comunque la stessa indicata dall'Uefa nei regolamenti validi per questa edizione delle competizioni europee: con 13 calciatori a disposizione (tra cui un portiere) si gioca. In caso contrario, si apre un ventaglio di possibilità che vanno dal rinvio della gara – qualora sia possibile – fino al 3-0 a tavolino per la squadra in difetto numerico, che viene ritenuta "responsabile" per la mancata disputa dell'incontro.

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Zone d'ombra, all'interno delle regole, che rischiano di lasciare spazio a confusione e polemiche, come accaduto ad esempio in occasione della sconfitta a tavolino inflitta al Tottenham contro il Rennes, con conseguente eliminazione degli Spurs dalla Conference League. In Serie A finora solo Udinese-Salernitana è stata "vittima" del Covid, dopo lo stop dell'Asl alla partenza dei granata per il Friuli, per timore di un possibile focolaio (oggi sono sei i casi positivi nel club campano). Scene già viste per la prima volta un anno fa, proprio in occasione di Juve-Napoli. Un precedente da non bissare.

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