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“Rapina senza precedenti”: Spagna-Francia demolisce la regola del fuorigioco, colpa di una parola

Il gol convalidato a Mbappé in Spagna-Francia, finale della Nations League, nonostante la posizione di fuorigioco dell’attaccante francese, è diventato un caso internazionale. L’arbitro Taylor ha deciso correttamente a termini di regolamento, ma sotto accusa è finita proprio la natura della norma, messa in discussione in modo trasversale per il modo in cui è articolata e scritta. In particolare per un termine, che diventa decisivo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Francia ha vinto la Nations League battendo 2-1 la Spagna in finale. Al termine della sfida di San Siro però, sono state tante le polemiche che hanno visto protagonista l'arbitro Taylor che ha convalidato il gol a Mbappé determinante per l'esito la gara. Il direttore di gara non ha alcuna colpa, se non quella di aver seguito correttamente il regolamento in vigore. L'attaccante francese ha messo a segno la rete del 2-1 partendo in posizione di fuorigioco nel momento in cui è partito l'assist dai piedi di Theo Hernandez. Le prime immagini dell'intervento, riviste alla moviola e dal Var, hanno mostrato chiaramente la posizione di offside di Mbappé, sanata – come stabilito dalla norma – dal lievissimo tocco di Eric Garcia.

L'arbitro inglese ha applicato alla lettera la regola del fuorigioco, aspetto che ha spostato il focus sul contenuto della norma, più che sull'episodio in sé. "Chi ha scritto questa regola non ha mai giocato a calcio", ha affermato Oyarzabal a fine gara. Sergio Busquets invece ha spiegato: "L'arbitro ci ha detto una cosa senza senso interpretando la giocata di Garcia in modo non corretto". Lo stesso Eric Garcia ha ribadito con forza: "Cosa avrei dovuto fare? Far passare Mbappé?". La stampa spagnola quest'oggi è stata durissima. Il quotidiano ‘Sport' non ha usato mezzi termini nel descrivere l'accaduto: "Una rapina senza precedenti". Dubbi sollevati persino dai media francesi, con l'Equipe che ha espresso perplessità sul modo in cui è stata concepita l'attuale regola del fuorigioco.

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L'azione del gol di Mbappé e la regola del fuorigioco

Theo Hernandez serve una palla in verticale per l'assist a Mbappé diretto verso la porta della Spagna. Una traiettoria apparentemente perfetta che premia il movimento dell'attaccante del PSG sbucato alle spalle della retroguardia spagnola. Il giocatore mette la palla in rete ma le immagini mostrano come la posizione di partenza dello stesso Mbappé fosse chiaramente in fuorigioco. Taylor convalida il gol sia in presa diretta, sia col supporto del VAR, che nel corso del check nota il tocco leggero di Eric Garcia nel tentativo di intercettare il pallone che finisce comunque a Mbappé. Proprio quel tocco ha finito per rimettere nuovamente in gioco l'attaccante della Francia.

Ma perché non è stata considerata in fuorigioco la posizione di partenza di Mbappé? L'arbitro inglese ha valutato come volontaria e intenzionale la giocata di Eric Garcia. Il riferimento, dunque, è a quell’aspetto particolare della regola del fuorigioco, che prevede che una giocata volontaria da parte del difensore rimetta in gioco anche l’attaccante eventualmente in offside. Il dubbio nei giocatori si sviluppa attorno al concetto di volontarietà: "L’arbitro mi ha detto che ho giocato intenzionalmente il pallone, dicendomi che avrei dovuto allontanarmi e lasciare che Mbappé controllasse il pallone per ottenere il fuorigioco, che questa è la regola".

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La spiegazione di Eric Garcia subito dopo la partita rende ancor più complessa la questione. La norma è inserita all’interno del regolamento del calcio, alla regola 11 comma 2: "Un giocatore in posizione di fuorigioco che riceve la palla da un avversario che gioca deliberatamente il pallone, anche con un fallo di mano deliberato, non si considera che abbia guadagnato un vantaggio, a meno che non si tratti di un salvataggio da parte di un avversario. Un salvataggio avviene quando un giocatore ferma, o tenta di fermare, una palla che sta entrando o sta arrivando molto vicino alla porta con qualsiasi parte del corpo eccetto le mani/braccia (fatta eccezione per il portiere all’interno dell’area di rigore)". In questo caso, quella di Eric Garcia, non è stata considerata come azione di salvataggio, ma volontaria, dettaglio che ha potuto così rimettere in gioco Mbappé.

"Rapina senza precedenti – l'ha ribattezzata il quotidiano spagnolo Sport – È stato uno scandalo capitale, uno di quelli che resterà nella memoria del calcio delle nazionali. Il Var è arrivato per rendere questo sport più giusto ma lo ha trasformato in un circo". Dubbi perfino dalla Francia che di questa situazione ne ha beneficiato portandosi a casa la coppa. L'Equipe ha dedicato un approfondimento alla discussa natura della regola del fuorigioco titolato "Un gol e tante domande". Anche da un punto di vista super partes come quello di Gary Lineker arriva un affondo deciso su chi, nel corso degli anni, ha contribuito a rendere "assurda" la norma.

La criticità della regola del fuorigioco

L'ex arbitro spagnolo Eduardo Iturralde su Twitter è stato tra i più attivi nel convulso post-partita nel tentativo di spiegare la norma e la sua interpretazione, soffermandosi in particolare su un concetto chiave. La presenza di una parola (o meglio, di un concetto) che risulta decisiva ai fini dell'applicazione: interferenza nel gioco. "Il regolamento parla di interferenza – spiega Iturralde – Quello che fa Mbappé è condizionare".

Secondo l'interpretazione della regola e quella che Taylor ha dato all'azione, Mbappé non ha interferito nella giocata di Eric Garcia perché il francese è distante dal difensore della Spagna e non lo disturba. In realtà Mbappé condiziona la giocata di Eric Garcia che in assenza di Mbappé alle sue spalle, avrebbe potuto far scorrere tranquillamente la palla o raccoglierla senza immolarsi in interventi prodigiosi in scivolata. Il regolamento recita così:

"Un calciatore in posizione di fuorigioco nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato da un suo compagno deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo: interferendo con un avversario:

  • impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o
  • contendendogli il pallone
  • tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull’avversario, o
  • facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone"

L'episodio, per l'impatto mediatico suscitato a livello mondiale, rischia di innescare una nuova revisione della regola del fuorigioco, già sotto i riflettori in vista di una possibile rivoluzione a stretto giro sotto la regia della Fifa. Il destino senza pace di una regola che (mai come oggi) non piace quasi a nessuno.

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