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Rabbia Milan sull’arbitro Massa, contro il Bologna mancano due rigori: perché non li ha dati

Due episodi hanno fatto infuriare il Milan nel pareggio esterno di Bologna: al 7′ il pestone rifilato a Rebic, all’89’ il braccio largo di Lucumì. In entrambi i casi il VAR non è intervenuto: ecco perché.
A cura di Alessio Pediglieri
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Bologna-Milan è terminata 1-1 ma anche tra le polemiche per quanto accaduto in campo e per un arbitraggio ritenuto dai rossoneri determinante ai fini delle possibilità di poter trovare il vantaggio. Due gli episodi contestati apertamente, il primo per un "pestone" in area di rigore subito da Rebic, il secondo per un tocco di braccio da parte di Lucumì. In entrambi i casi non è stato fischiato penalty a favore del Milan, in entrambi i casi non è intervenuto il VAR e la decisione di Massa non ha subito cambiamenti.

Una gara corretta, giocata a viso aperto da entrambe le squadre con Thiago Motta bravissimo a leggere il match e a sorprendere il Milan di riserva messo in campo da Pioli, segnando con Sansone dopo solo 60 secondi dal via. Bene anche i rossoneri che sono riusciti a rimanere in partita, trovando il pareggio su un tiro dalla distanza di Pobega e che hanno cercato l'affondo decisivo nel finale con l'inserimento di diversi titolari, tra cui Diaz e Leao. Ma dopo il 90′ è seguita la polemica per due episodi in particolare che avrebbero potuto cambiare le sorti del match dove protagonista in campo è stato l'arbitro Massa e mancato protagonista il VAR.

Il primo episodio arriva quando è Rebic ad avere la palla tra le gambe con il capitano rossonero che entra in area ma viene fermato da Soumaoro fallosamente. E' il 7′ minuto, il Milan già sotto 1-0 e in cerca del pareggio. Il difensore felsineo nel tentativo di rubare il pallone rifila un pestone netto sul piede d'appoggio del croato ma Massa non giudica l'intervento falloso e lascia proseguire. Una decisione errata perché  è un chiaro "step on foot" ma in questo caso le proteste rossonere si perdono nel vuoto: il VAR non può intervenire essendo una valutazione di campo e non un evidente errore.

Il tocco di Lucumì con il braccio, molto largo rispetto al corpo. Avrebbe richiesto un on field review
Il tocco di Lucumì con il braccio, molto largo rispetto al corpo. Avrebbe richiesto un on field review

Al VAR, Di Bello è poi chiamato a decidere nei minuti finali di partita quando il forcing del Milan è feroce e costringe alla difesa ad oltranza il Bologna. E a sbagliare questa volta è la sala della moviola. Siamo all'89' e un una azione sporca in area rossoblù c'è Lucumì che tocca il pallone dopo un rimpallo con Vranckx, con il braccio. In questo caso l'azione è meno chiara che sul fallo su Rebic perché la palla colpisce prima il fianco, poi il petto del difensore ed in seguito il braccio, che appare comunque sia molto largo rispetto al corpo. Proprio per questo Di Bello avrebbe dovuto richiamare all'on field review perché malgrado il rimpallo, il tocco c'è stato e il braccio di Lucumì nei replay appare punibile con il tiro dagli 11 metri.

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