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Qualcuno ha speso una cifra enorme per la Juve: messaggio a pagamento su tre quotidiani

Clamorosa iniziativa, estremamente dispendiosa, da parte di un tifoso o chiunque altro abbia a cuore le sorti della Juventus: c’è un possibile identikit dell’autore.
A cura di Paolo Fiorenza
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È un momento duro, durissimo, per la Juventus, alle prese con una tempesta giudiziaria – sia sportiva che penale – che la sta mettendo all'angolo. I 15 punti di penalizzazione inflitti dalla Corte Federale d'Appello, che ha annullato il proscioglimento dello scorso anno per la vicenda plusvalenze e bollato la condotta del club bianconero come "illecito grave, ripetuto e prolungato", rischiano di essere la punta di un iceberg ben più massiccio, con pesanti ombre che mettono a repentaglio la stessa permanenza in Serie A della Vecchia Signora.

Sul lato sportivo, infatti, la Juve è attesa da altri processi imminenti: uno sulle altre operazioni "opache" con società "partner" che avrebbero posto "in pericolo la lealtà della competizione sportiva" (dalla carte dell'inchiesta Prisma della Procura di Torino sono saltati fuori gli ulteriori nomi di Atalanta, Sassuolo, Udinese e Monza, per limitarsi ai club di Serie A, con intercettazioni come quelle relative alle operazioni Demiral e Romero); l'altro sulla ‘manovra stipendi' che secondo l'accusa avrebbe evitato di mettere a bilancio i pagamenti differiti di alcune mensilità dei calciatori, con scritture private non depositate in Lega (tra cui quella con Cristiano Ronaldo, atteso a Torino per essere interrogato dai magistrati).

La Juventus non ha altra scelta che compattarsi nel momento difficile
La Juventus non ha altra scelta che compattarsi nel momento difficile

Insomma, mentre da un lato la Juve proverà a farsi togliere la penalizzazione di 15 punti col ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, dall'altro teme che se ne possano aggiungere altri, con tutte le disastrose conseguenze del caso ai fini della salvezza. Poi c'è anche il fronte dell'UEFA, che potrebbe a sua volta prendere iniziative pesanti nei riguardi della società bianconera, per aver presentato – in sede di settlement agreement dopo aver violato il fairplay finanziario – una situazione di bilancio diversa da quella reale ("i bilanci della FC Juventus S.p.A. semplicemente non sono attendibili", si legge nelle motivazioni della sentenza della Corte Federale. E poi ancora – sul piano della giustizia ordinaria – il 27 marzo ci sarà l'udienza preliminare per decidere se rinviare a giudizio o meno la Juve e i suoi ex dirigenti, come chiesto dalla Procura di Torino.

È uno tsunami fuori dal campo, al quale si aggiunge il crollo della squadra anche da un punto di vista calcistico, col solo punto conquistato nelle ultime tre partite di campionato (sconfitte con Napoli e Monza, pareggio con Atalanta), che acuisce la pesantezza del momento. L'unica risorsa è cercare di compattarsi e fare fronte comune, in una vicenda in cui l'ambiente juventino si sente accerchiato. Qualcuno ha avuto l'idea di esplicitare ancora di più questo sentire collettivo dell'animo bianconero, acquistando uno spazio a pagamento su tre quotidiani per mandare un messaggio ad un pubblico più ampio possibile.

Le quarte di copertina di Libero, il Giornale e La Verità: c'è un messaggio molto visibile e ben pagato (credit: @Ilpeppelt)
Le quarte di copertina di Libero, il Giornale e La Verità: c'è un messaggio molto visibile e ben pagato (credit: @Ilpeppelt)

"Giù le mani dalla Juventus", si legge a caratteri cubitali nella quarta di copertina di Libero, il Giornale, La Verità, ovvero sul ‘retro' dei tre giornali in questione. Uno spazio di grande visibilità, che ha un costo ovviamente adeguato. La firma "ottomilioni", che si riferisce al numero dei tifosi bianconeri in Italia, cela l'autore della clamorosa e dispendiosa iniziativa. Impossibile sapere chi sia il super tifoso o chiunque altro abbia fatto pubblicare il messaggio: tra i commenti sui social è spuntato il possibile nome di Lapo Elkann, uno che alla Juve ci tiene davvero e che qualche ora prima aveva scritto su Twitter che avrebbe "parlato al momento giusto".

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