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“Proteggiamo il calcio europeo”: il nuovo patto tra Ceferin e Al-Khelaifi

Aleksander Ceferin e Nasser Al-Khelaïfi hanno aperto il primo Congresso ECA post Andrea Agnelli. Il numero uno della Juventus, una volta annunciata la Superlega, aveva abbandonato la presidenza subito affidata dall’Uefa al proprietario del Psg. Insieme, oggi, hanno confermato l’unità di intenti e obiettivi per “modernizzare il calcio europeo”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin e il patron del Paris Saint-Germain, Nasser Al-Khelaïfi, sembrano più vicini che mai. Da quando è scoppiata la bolla della Superlega, tra i due è nato un sodalizio via via più solido, sul quale si sta costruendo una nuova asse di ‘potere' del calcio internazionale. L'ultimo passo è stato compiuto oggi, con il primo Congresso ECA post Andrea Agnelli, la cui presidenza è stata rilevata dal magnate e proprietario del club parigino che non si era mai avvicinato agli altri top club continentali coinvolti nel progetto Superleague.

Un ‘patto di sangue‘ che è stato sancito tra Ceferin e Al-Khelaïfi, col primo che aveva subito elogiato il numero uno del Psg quando prese nell'immediato le distanze dalla Superlega, rifiutando il coinvolgimento personale e del proprio club. Un attestato di stima che era stato poi seguito da alcuni passi formali fondamentali: Al-Khelaïfi aveva subito preso il posto lasciato vacante da Andrea Agnelli, di presidente dell'ECA, l'Associazione dei Club Europei.

"Con lo stesso interesse comune di promuovere e proteggere il calcio europeo, ECA e UEFA camminano insieme mano nella mano, più forti che mai". Così ha aperto il Congresso il neo presidente Al-Khelaïfi evidenziando di fatto un legame sempre più stretto tra la sua figura (che è anche quella di rappresentante del Psg) e l'organismo internazionale presieduto da Ceferin, in lotta aperta ancora con Real Madrid, Barcellona e Juventus. "Non ho dubbi che il nostro rapporto con voi, con l'ECA e i nostri forti legami dimostreranno che insieme modernizzeremo il calcio europeo" ha aggiunto Ceferin.

Dichiarazioni che sanno di nuovo ‘schiaffo' morale soprattutto nei confronti di Andrea Agnelli divenuto il nemico numero uno di Ceferin all'indomani dell'alto tradimento con la Superlega di cui il patron della Juve si era fatto promotore in prima linea e per la quale, ancora oggi, è in totale disaccordo con l'Uefa. Tra minacce di punizioni e accuse di insubordinazione, la nuova alleanza dei poteri del calcio ha espresso l'unità di intenti e obiettivi, per porre i club nel ‘cuore' del calcio rispettando – però – le linee guida di Uefa e Fifa.

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