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“Pronto Casemiro? Sono Max”: la chiamata di Allegri al centrocampista brasiliano

Casemiro si è accasato al Manchester United, spunta la telefonata del tecnico della Juventus Massimiliano Allegri.
A cura di Paolo Fiorenza
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Da un paio di giorni Casemiro è ufficialmente un calciatore del Manchester United, che dopo aver rispedito al mittente le esose richieste della madre di Rabiot circa stipendio e commissioni – lasciando il francese sul groppone della Juventus e bloccandola su Paredes – ha velocemente trovato l'alternativa di spessore per il centrocampo.

Il 30enne brasiliano, architrave dei trionfi del Real Madrid negli ultimi 7 anni, lascia la Spagna facendo contenti tutti, visto che gli spagnoli – che già si erano messi in casa sostituti giovanissimi come Camavinga e Tchouameni – incassano per il suo cartellino ben 70 milioni più bonus, mentre il giocatore vedrà aumentare in maniera cospicua il suo già altissimo stipendio. E pazienza se qualcuno, come il grande ex dei Red Devils Wayne Rooney, ritiene che l'acquisto di Casemiro sia soltanto una soluzione di ripiego per aver mancato il bersaglio grosso Frenkie de Jong, prima scelta di ten Hag.

Carlo Ancelotti con Casemiro dopo la vittoria del Real Madrid in Supercoppa europea
Carlo Ancelotti con Casemiro dopo la vittoria del Real Madrid in Supercoppa europea

La realtà parla di un calciatore che è uno dei migliori interpreti nel ruolo di schermo davanti alla difesa, un profilo che allo United serve come il pane, visto il rendimento dei vari Fred e McTominay nelle prime due disastrose giornate di Premier League. E del resto Casemiro faceva gola non solo ai Red Devils ma anche ad altri top club europei: pure la Juventus ci aveva fatto un pensiero.

Anzi, più di un pensiero: la pista era stata valutata dal club bianconero con l'entourage del campione paulista. Fino al punto che ad un certo punto – è il retroscena svelato dal Corriere dello Sport – è squillato il telefono di Casemiro: dall'altra parte c'era Max Allegri, da sempre estimatore del calciatore, ritenuto ideale per il suo tipo di gioco. La cosa poi non si è evoluta in un affondo concreto, sono mancate le condizioni giuste per fare ulteriori passi avanti. E allora oggi contro la Sampdoria in mezzo al campo dovrebbe esserci proprio quel Rabiot che sembrava ad un passo dall'addio, al fianco di Locatelli, in attesa del lungodegente Pogba.

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