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Prandelli dice basta, non allenerà più: “La prossima panchina è in un parco con i miei nipotini”

Cesare Prandelli ha preso la decisione, non allenerà più: “La passione rimane, una grande passione. Sto molto bene, tutto il resto passa”.
A cura di Vito Lamorte
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Cesare Prandelli ha detto basta, non allenerà più. Il tecnico di Orzinuovi, intervenuto a Radio Anch’Io Sport su Radio1, ha ufficializzato il suo addio alla panchina: “Un po’ di richieste arrivano sempre, ma al momento la panchina che sto sognando è quella in un parco con i miei nipotini per godermi la vita con loro. Basta allenare”.

L'ex CT della Nazionale, la cui ultima esperienza è stata sulla panchina della Fiorentina lasciata nel marzo 2021, ha proseguito: "La passione rimane, una grande passione. Sto molto bene, tutto il resto passa".

Il suo percorso da allenatore è iniziato nelle giovanili dell'Atalanta e dopo una parentesi non positiva a Lecce è arrivato l'Hellas Verona, con cui nella stagione 1998-1999 vince il campionato e viene promosso in massima serie. Si dimise dall'incarico dopo aver centrato l'Intertoto e portò in Serie A il Venezia, ma in Laguna le cose non andarono bene l'anno successivo e viene esonerato dopo 5 giornate.

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La tappa successiva è Parma, dove acciuffò il quinto posto in Serie A per due anni di fila e così arrivò la chiamata dalla Roma: l'esperienza capitolina, però, venne interrotta subito a causa di una grave malattia che colpì la moglie Manuela.

Prandelli ritornò in pista nella stagione 2005-2006 con la Fiorentina e con la Viola iniziò un ciclo favoloso che lo portò direttamente sulla panchina della Nazionale Italiana: sulla panchina azzurra i risultati inizialmente sono buoni, visto il secondo posto a EURO 2012; ma il Mondiale 2014 in Brasile è un disastro e lasciò l'incarico subito dopo il rientro in Italia. Nel 2011 si è classificato secondo come miglior commissario tecnico dell'anno IFFHS, dietro a Vicente del Bosque.

Le ultime esperienze non sono indimenticabili, tra Galatasaray, Genoa, Al Nassr e un breve ritorno a Firenze; ma Prandelli è un allenatore che ha sempre fatto giocare bene le sue squadre, riuscendo nella maggior parte dei casi a valorizzare le potenzialità dei calciatori che aveva a disposizione.

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Anche per questo è interessante ascoltare il suo pensiero, esposto nell'intervista Radio Anch’Io Sport, sul momento negativo che sta attraversando un calciatore che lui conosce bene come Dusan Vlahovic: "Io partirei dal rigore: si possono sbagliare. Ma la reazione che ha avuto dopo averlo sbagliato è stata da grandissimo giocatore. Non ha abbassato la testa e ci ha provato in tutti i modi. Io penso che sia un giocatore molto molto forte. Mino Favini, mi diceva sempre che valorizzare il valore di una punta è determinante. Il problema è di squadra. Se hai un giocatore così devi finalizzare di più. Quando vai sugli esterni devi evitare tante finte e servire la punta. Sottolineerei quei 15 minuti perché è stata una reazione da grandissimo giocatore".

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