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Pogba positivo al doping, le ultime news

Pogba positivo anche nelle controanalisi: confermata la presenza di testosterone

Anche le controanalisi hanno confermato la positività di Paul Pogba al testosterone. Il primo campione era stato prelevato in occasione della partita Udinese-Juventus, lo scorso 11 settembre.
A cura di Alessio Pediglieri
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Paul Pogba ha giocato solo 52 minuti nelle prime tre partite di campionato
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Controanalisi effettuale sul campione B prelevato a Paul Pogba e conferma della positività della presenza di testosterone per il centrocampista francese della Juventus. Le controanalisi sono state effettuate, dopo richiesta del calciatore, nel laboratorio romano dell'Acqua Acetosa e hanno confermato il primo esito e al momento resta la sospensione da ogni attività. La prima positività era emersa lo scorso 11 settembre a seguito di un controllo effettuato in occasione del match tra Udinese e Juventus, valido per la prima giornata del campionato di Serie A.

Dunque, continua l'incubo doping per il centrocampista francese che dallo scorso 11 settembre è alle prese con una positività che rischia di rovinargli la carriera. Proprio in occasione della 1a giornata di campionato, Pogba era stato sorteggiato dall'antidoping per una verifica e il campione di urine prelevato aveva dato esito positivo: tracce di testosterone e, dunque, immediata sospensione cautelare dalle attività come da regolamento, in attesa degli sviluppi.

Che si sono confermati nefasti per il giocatore perché stando anche alle controanalisi, le tracce della sostanza proibita sono state confermate. Una sostanza che ha fatto molto discutere sulla sua provenienza e che sarebbe frutto di un atto di totale ingenuità da parte del francese che avrebbe assunto degli integratori, provenienti dall'America, non prescritti o indicati dallo staff medico juventino ma da un amico dottore. Una situazione che ha messo in estrema difficoltà Pogba, già faticosamente rientrato in attività dopo una lunghissima assenza per infortunio. Ma a lasciare perplessi è stata anche la sostanza riscontrata: il testosterone, facilmente rintracciabile nei controlli antidoping e senza un reale vantaggio medico/sportivo: dunque, l'ipotesi di un puro atto di superficialità che costerà moltissimo.

Cosa può succedere adesso? Paul Pogba potrà eventualmente farsi interrogare dalla procura antidoping, di persona o inoltrare alla stessa le memorie difensive, sottolineando la propria totale mancanza di volontà nel commettere dolo. Il giocatore, comunque, rischia fino a 4 anni di stop, pena massima, che significherebbe per Pogba – 30enne – la fine prematura della propria carriera.  Con la conferma della positività dopo le controanalisi, la Juventus potrebbe procedere con la sospensione degli emolumenti, pur dovendo garantire al proprio tesserato il minimo salariale in attesa della sentenza definitiva.

Se venisse condannato e scattasse la squalifica, la Juventus potrebbe anche procedere ad un passo successivo: rescissione del contratto, che è in scadenza a giugno 2026, arrivando anche a evitare una spesa molto alta visto che Pogba guadagna 8 netti a stagione e pesa sul bilancio del club per circa 11.

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