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Pioli contento a metà dopo Milan-Slavia Praga: “Mi aspettavo di più, ma loro sono pericolosi”

Stefano Pioli non ha nascosto un pizzico di amarezza davanti ai microfoni di Sky dopo la vittoria per 4-2 del Milan contro lo Slavia Praga nell’andata degli ottavi di Europa League. Ai rossoneri è mancato qualcosa: “Potevamo fare di più”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Stefano Pioli non ha nascosto un pizzico di amarezza davanti ai microfoni di Sky dopo la vittoria per 4-2 del Milan contro lo Slavia Praga nell'andata degli ottavi di Europa League. I rossoneri hanno giocato con un uomo in più dal primo tempo e nonostante ciò hanno sofferto contro gli ospiti che si sono dimostrati un avversario ostico: “Potevamo fare di più, avevamo finito il primo tempo col doppio vantaggio e per questo mi aspettavo più ritmo nel secondo – ha spiegato – È una buona vittoria ma loro sono solidi, energici, il passaggio del turno va conquistato".

Il tecnico del Milan però non perdona ai suoi giocatori quei piccoli errori che hanno dato coraggio ai cechi: "Abbiamo commesso delle piccole distrazioni poi loro hanno fatto un gol straordinario e in dieci hanno poi chiuso gli spazi e per noi è stato complicato – spiega – Loro sono una buona squadra ma cambierà il canovaccio tattico, mi aspetto una partita diversa perché sono pericolosi, pressano veloci e dovremo prepararla bene e affrontarla con attenzione”.

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L'allenatore rossonero adesso dovrà capire insieme a tutta la squadra come vorrà giocare questo ritorno che sicuramente sarà molto complicato: "A livello mentale subire un gol o farlo cambia la partita, il loro secondo gol ci ha tolto qualcosina – ha detto ancora – Il 4-2 è buono ma al ritorno loro faranno la partita della vita”. Dal punto di vista tattico Pioli imputa alla squadra soprattutto le leggerezze a livello difensivo che solitamente non capitano a questo Milan: "Scelte che non ci hanno fatto trovare pronti".

Nello specifico Pioli sottolinea il lavoro dei due centrali di difesa: “Gabbia e Kjaer hanno qualità per impostare, per me abbiamo riempito troppo gli spazi, salendo tanto con i terzini – conclude – Dovevamo stringere di più e concedere l’uno contro uno a Pulisic e Leao". Però ammette: "Non è facile per nessuno quando i difensori sono gli unici che portano palla, serviva anche più movimento in verticale e coi terzini dovevamo stare più bassi”.

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