Perché Zhegrova non gioca alla Juventus: “Quando sarà titolare vi accorgerete qual è il problema”

La Juventus ha avuto la possibilità di pareggiare la partita di Napoli nel finale di partita con la conclusione di Edon Zhegrova il quale su appoggio di Locatelli in area di rigore è riuscito a calciare in porta con un sinistro a giro che però si è fermato tra le braccia di Milinkovic-Savic. La ciliegina sulla torta a una prestazione tutto sommato buona per il talentuoso esterno kosovaro il quale è entrato nel finale di partita con la speranza di poter dare con la sua tecnica ciò che stava dando Yildiz fino a quel momento ma poi misteriosamente sostituito da Spalletti.
Zhegrova è stato protagonista di spunti buoni, apertura sull'altra fascia partendo da destra e anche ottime intuizioni per dettare i passaggi ai propri compagni di squadra. Dopo l'ottimo spezzone di gara giocato a Napoli e quello precedente contro l'Udinese in Coppa Italia ci si chiede dunque perché Spalletti non gli dia maggiore spazio, magari facendolo partire anche dal primo minuto. A spiegarlo è proprio il tecnico bianconero in conferenza stampa al Maradona: "In settimana durante l'allenamento siamo costretti a fermarlo".

Ma cosa vuol dire? Inutile negare che la prestazione di Zhegrova non sia passata inosservata e infatti al Maradona tra giornalisti del Napoli e della Juventus era inevitabile che qualcuno chiedesse il motivo della sua costante panchina. Spalletti così risponde subito e cerca di chiarire ogni aspetto di questa vicenda. A precisa domanda Spalletti spiega:
"Quando giocherà titolare vi accorgerete qual è il problema e perché ora non gioca dall'inizio". Ma che vuol dire? Spalletti lo fa capire subito: "Al momento è un giocatore da ultimi 15 metri, ha qualità immense e ha uno scatto fulminante – ha spiegato -. Viene però da gravi problemi fisici e in settimana ha faticato ad allenarsi a livelli alti e intensi e siamo costretti a fermarlo perché avvertiva un po' di dolore".

Spalletti però argomenta al meglio la questione relativa a Zhegrova e sottolinea: "È tanto che non si allena a grandissimi livelli e ritmi, però sono convinto anche io e curioso di provare a farlo giocare di più perché ha queste qualità ma è solo una condizione – spiega ancora -. Perché poi quando la squadra prende palla e te lo porti sulla tua metà campo dopo a portarlo su non è facile perché ha quelle caratteristiche lì". E conclude: "Dovrebbe essere supportato da una condizione fisica migliore ma sono dalla sua parte e sono curioso di farlo giocare di più perché anche stasera ha fatto vedere dei buonissimi numeri".
Il tecnico fa dunque capire come la gestione del giocatore sia ancora sotto l'attenzione dello staff tecnico e medico che vuole evitare spiacevoli ricadute. Certo, anche in questo caso le colpe – se ce ne sono – sarebbero da dare alla società che si è presa un giocatore importante ma con tanti limiti fisici difficilmente superabili in questo momento quanto la Juventus ne ha più bisogno. Zhegrova ma anche Koopmeiners sotto la lente dell'allenatore il quale al contrario del kosovaro, nonostante la brutta prova dell'olandese a Napoli, continua a vedere positivamente l'ex Atalanta in difesa: "Mi piace in quel ruolo, sa imbucare e iniziare l'azione. Normale che contro Neres possa andare in difficoltà".