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Perché Osimhen e Simy protestano con le magliette: le violenze della polizia in Nigeria

I due attaccanti nigeriani di Napoli e Crotone, dopo le reti realizzate con Atalanta e Juventus, hanno mostrato ai tifosi una maglietta con un invito a fermare le violenze della polizia nel loro paese. La rabbia del popolo nigeriano, nata nei giorni scorsi dopo le azioni cruente dell’unità di polizia abusiva Special Anti-Robbery Squad, è stata infatti spenta dagli agenti con gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili veri che hanno provocato la morte di quattro persone e il ferimento di molte altre.
A cura di Alberto Pucci
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Il calcio, e più in generale tutto lo sport, è da sempre un ‘mezzo' per inviare messaggi di solidarietà o di protesta. Grazie alla grande attenzione mediatica, i calciatori riescono infatti ad ottenere visibilità e ad accendere la curiosità dei tifosi su un determinato argomento. È quello che è successo anche nelle scorse ore allo stadio San Paolo e all'Ezio Scida, quando Victor Osimhen e Nwankwo Simy hanno manifestato il disprezzo per ciò che sta accadendo nella loro terra d'origine: la Nigeria.

Subito dopo i gol realizzati con Atalanta e Juventus, i due attaccanti hanno infatti esultato mostrando una maglietta bianca con un messaggio scritto a mano: #End police brutality in Nigeria. Un invito a fermare le violenze rivolto alla polizia nigeriana, che negli ultimi giorni ha usato la forza per placare le proteste di chi è sceso in strada a manifestare.

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Perché è nato il movimento #EndSARS

Dopo i casi scoppiati in America, e la successiva nascita del ‘Black Lives Matter‘, in Nigeria sta infatti facendo parlare il movimento EndSARS. La rabbia del popolo nigeriano è nata il 3 ottobre scorso, quando un video pubblicato online ha mostrato un agente della unità abusiva ‘Special Anti-Robbery Squad' (SARS) sparare ad un giovane nello stato del Delta. L'episodio ha dato così vita all'hashtag #EndSARS, subito in tendenza in tutto il mondo, e provocato la reazione della gente nigeriana che è scesa in piazza a manifestare, ricevendo in cambio la dura risposta della polizia che ha utilizzato gas lacrimogeni, cannoni ad acqua e proiettili veri, uccidendo almeno quattro persone e ferendone molte altre.

I casi di violenza scoppiati nel loro paese hanno dunque toccato i due attaccanti di Napoli e Crotone, che hanno reagito protestando e sensibilizzando tutti i tifosi dopo le loro reti: un gesto, anticipato anche da messaggi lanciati sui social dagli stessi calciatori, che ha ovviamente toccato il popolo nigeriano e trovato molto risalto in quella parte dell'Africa centro-occidentale.

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