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Perché Lukaku non gioca in Real Madrid-Chelsea nei quarti di Champions

L’attaccante belga non partirà con la squadra alla volta di Madrid per cercare di rimontare il 3-1 subito in casa dal Real. Tra infortuni, rendimento e rumors di mercato, l’attaccante sta vivendo una crisi profonda.
A cura di Enrico Scoccimarro
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"Romelu è infortunato, ha avuto di recente un problema al tendine d'Achille e non partirà con noi". Queste le parole con cui il tecnico del Chelsea Thomas Tuchel ha spiegato il motivo dell'assenza di Lukaku nel match di oggi fra i Blues e il Real Madrid, valevole per il ritorno dei quarti di finale di Champions League. In realtà, però, non sono solo di natura fisica i problemi che stanno conducendo l'attaccante belga verso la stagione più deludente in carriera.

L'esperienza negativa di Romelu Lukaku al Chelsea è stata infatti costellata da tante prestazioni deludenti, che lo hanno portato da essere il punto cardine della squadra (considerando anche l'ingente investimento fatto su di lui) a riserva di Timo Werner e poi a semplice uomo da tenere in panchina e da far entrare per dare più peso all'attacco. Senza l'exInter Thomas Tuchel ha adottato un modulo che gli permettesse di arrivare al gol con una costruzione di gioco più corale, con un 3-4-1-2 o un 3-5-2 che ha come interpreti in attacco Mount, Havertz e Pulisic. Lukaku ormai è fuori. L'attaccante del Chelsea non è stato impiegato nemmeno nella gara contro il Southampton, vinta dai blues per ben 6 a 0.

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Anche quando è in campo, il belga fa fatica. Non è mai entrato negli schemi offensivi del tecnico tedesco e questo si è visto chiaramente anche nell'ultima sfida di Champions League, con il Real Madrid. Lavora poco con la squadra, appena quattro palloni toccati, e l'unica chance avuta l'ha cestinata clamorosamente. La situazione è poi peggiorata dalle continue voci di mercato che parlano della sua volontà di tornare all'Inter.

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A leggere i numeri si può ben comprendere le motivazioni di questo desiderio: "Big Rom" fin qui ha collezionato appena cinque gol e un assist in 20 presenze in campionato, mentre in Champions ha realizzato appena due reti e un assist in sole sei presenze. Numeri che confrontati con quelli dell'anno scorso fanno mettere le mani nei capelli. Con l'Inter segnò 24 gol e servì 10 assist in Serie A, quattro centri in Champions League, con l'Inter uscita dalla competizione già nella fase a gironi. Se guardiamo il totale delle reti tra coppe di lega e nazionale, scopriamo che il belga quest'anno ne ha realizzate 12, a fronte delle 34 della passata stagione. È chiaro che, oltre alla condizione psico-fisica, su questi numeri influisce molto la centralità che il belga aveva nell'Inter di Antonio Conte, che sceglie sempre come terminale offensivo una punta di peso che possa fare sia da perno offensivo che da finalizzatore.

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Tuttavia bisogna rilevare che l'attaccante, per il quale i Blues hanno speso ben 113 milioni di euro, non si è mai guadagnato la fiducia di Tuchel e l'ha persa definitivamente negli ultimi mesi. Lukaku non gioca da titolare in Premier League dal 19 febbraio e non segna un gol in campionato dal 29 dicembre. Un 2022 da dimenticare. La separazione a fine stagione pare scontata. L'Inter potrebbe rappresentare il suo futuro. E a Milano si parla sempre di lui. "Dybala o Lukaku? Dybala è talmente forte che lo prenderei sempre, ma abbiamo bisogno anche di un altro centravanti forte" ha detto ieri a tal proposito l'ex patron dell'Inter, Massimo Moratti.

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