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Perché la strizzata di Thuram su Savic è un gravissimo errore arbitrale: cosa dice il regolamento

La grave ingenuità di Thuram poteva costargli veramente caro: l’attaccante nerazzurro ha commesso una condotta violenta nei confronti di Savic e l’arbitro Marciniak avrebbe dovuto punirlo con un rosso diretto.
A cura di Ada Cotugno
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Anche a diverse ore dalla fine della partita la situazione di gioco più discussa di Atletico Madrid-Inter resta la palpatina di Thuram a Savic: un gesto avvenuto a gioco fermo, nella breve pausa tra i due tempi supplementari, nel momento più delicato di tutta la partita. Si tratta di una gravissima ingenuità commessa dall'attaccante dell'Inter che ha portato a un clamoroso errore arbitrale, visto che il giocatore non è stato sanzionato neanche con il cartellino giallo per il suo gesto.

Il nerazzurro ha strizzato le parti intime dell'avversario, costringendo Savic ad accasciarsi sul terreno dolorante. Un gesto di stizza che in realtà avrebbe dovuto portargli un cartellino rosso per condotta antisportiva, ma il direttore di gara Marciniak ha deciso di sorvolare: è un errore arbitrale da matita blu, dato che il regolamento prevede che questo tipo di situazioni vengano sanzionate con un'espulsione per il giocatore. Grandi colpe ricadono anche sul VAR Kwiatkowski che sarebbe dovuto intervenire per correggere l'errore del collega in campo.

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Secondo il regolamento del gioco del calcio infatti il gesto di Thuram rispetta tutti i criteri della condotta violenta, dato che ha arrecato danno a un avversario con un gesto volontario e lesivo: "Un calciatore si rende colpevole di condotta violenta quando usa o tenta di usare vigoria sproporzionata o brutalità contro un avversario in mancanza di contesa per il pallone". In quel momento il gioco era fermo e il pallone era lontano dai due giocatori, la situazione perfettamente descritta all'interno della regola 12.

A inchiodarlo è anche la seconda parte della norma: "Inoltre, un calciatore che, in mancanza di contesa per il pallone, colpisce deliberatamente con le mani o le braccia un avversario o qualsiasi altra persona sulla testa o sul volto è colpevole di condotta violenta, a meno che la forza usata sia irrilevante". In questo caso, vista la reazione di Savic, la forza non può definirsi irrilevante e dunque il gesto può rientrare nella categoria della condotta violenta.

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Questo tipo di situazione da regolamento comporterebbe il cartellino rosso e, in caso di espulsione diretta, il protocollo VAR prevede l'intervento: Marciniak sarebbe dovuto essere richiamato dalla sala operativa per rivedere al monitor l'intervento ed espellere Thuram, applicando alla lettera ciò che è previsto dalle regole, ossia espulsione del giocatore nerazzurro più una giornata di squalifica in Champions League come conseguenza del provvedimento.

Tutto ciò non è avvenuto, dato che il giocatore non è stato nemmeno ammonito, e per questo si tratta di un errore gravissimo da parte del fischietto polacco e del suo collega al VAR: la partita era ancora in bilico, con il secondo supplementare che non era cominciato, e giocare con un uomo in meno avrebbe sicuramente inciso per l'Inter.

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