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Perché la Juventus ha deciso di vendere Moise Kean a 19 anni

Moise Kean nell’estate 2021, dopo la cessione di Cristiano Ronaldo, è tornato alla Juventus che due anni prima, a sorpresa, decise di cederlo. L’attaccante, che pare un predestinato, ha vissuto esperienze importanti in Premier e con il Psg. Il fratello Giovanni ha spiegato perché Kean era stato ceduto dalla Juve.
A cura di Marco Beltrami
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Moise Kean è stato un baby prodigio, a 16 anni era già in campo da professionista, ha stabilito una serie di primati con la Juventus, primati veri anche per la Serie A. Pareva destinato a una lunga carriera in bianconero, ma all'improvviso le strade si sono divise. Kean è passato all'Everton e poi al Psg, prima di tornare, con altrettanta sorpresa, alla Juventus nell'estate 2021 dopo l'addio di Ronaldo. Oggi è tornato a vestire i colori che preferisce, ma perché la Juventus aveva deciso di privarsi di Kean a 19 anni?

Moise Kean, il predestinato che sembrava pronto ad una lunga carriera alla Juventus

Moise Kean sembrava destinato ad una carriera lunghissima in bianconero. Dall’esordio a quasi 16 anni e 9 mesi in prima squadra con Allegri, a quello successivo in Champions, primo calciatore nato negli anni 2000 a riuscirci. Gol, primo contratto da professionista, e prestito al Verona per permettergli di mettere nelle gambe minuti importanti. Dopo il suo ritorno nel 2018, l’inserimento in pianta stabile nel giro della prima squadra, con sempre più spazio e possibilità di mettersi in mostra.

La cessione a sorpresa all'Everton del 2019

Nell'estate del 2019 poi ecco il colpo di scena. La Juventus decise di cedere a titolo definitivo all'Everton Moise Kean, per 27.5 milioni di euro (incrementabili fino ai 30 in base a determinati bonus) pagabili in tre esercizi. Una scelta per certi versi sorprendente visto che, la squadra del neoallenatore Maurizio Sarri, poi pagherà nel corso della stagione l'assenza di una prima punta da alternare a Higuain (dopo l'addio anche a Mandzukic).

Perché la Juventus ha ceduto Moise Kean

Perché la Juventus decise di liberarsi del classe 2000? Innanzitutto per un discorso economico: l'operazione Kean infatti permise ai bianconeri di incassare una plusvalenza di circa 22.5 milioni di euro, un discreto tesoretto da mettere a bilancio. Probabilmente incisero anche le valutazioni sulla questione caratteriale, con Kean che con il suo amico Zaniolo venne punito nell'Under 21 per ritardi alle riunioni tecniche e comportamenti non in linea con il resto del gruppo. Una recidività che aveva spinto anche Mancini a escluderli dalla Nazionale maggiore.

La rivelazione del fratello di Moise, Giovanni Kean

Su quell'addio si è detto tanto, e a provare a dare un'altra chiave di lettura ci ha pensato il fratello di Moise Kean, Giovanni, in un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Il consanguineo del bomber ha sottolineato infatti che l'addio fu legato anche alla volontà di Maurizio Sarri: "Penso che la Juventus non avrebbe mai voluto lasciarlo partire. Non è stata una questione di soldi. Credo sia stata una scelta dell’allenatore che era appena arrivato (Sarri, ndr). Fosse rimasto Allegri, Moise non sarebbe mai stato venduto"

Il grande ritorno alla Juventus

L'attaccante del 2000 nell'estate 2021 torna all'Everton, che però non ha intenzione di confermarlo, cerca una sistemazione e sul finire del calciomercato la Juventus lo acquista, lo riporta all'ovile. Allegri ha bisogno di un attaccante dopo l'addio di Cristiano Ronaldo e chiede ai dirigenti juventini di acquisire Kean, che così torna a casa, dopo due annate vissute all'estero. E forse aveva ragione davvero il fratello di Kean, Giovanni: "Con Allegri non sarebbe mai andato via".

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