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Perché il Barcellona non rischia nulla anche se ha pagato il vicepresidente degli arbitri

Il Barcellona ha violato l’articolo 14 della disciplina sportiva per “infrazioni gravissime” che comportano fino alla retrocessione e all’esclusione dal campionato. Ma non subirà alcuna sanzione sportiva, il motivo è celato nella nuova legge approvata il 22 dicembre 2021 e che prevede la prescrizione dei reati dopo 3 anni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il "caso Negreira" che ha sconvolto il calcio spagnolo non avrà conseguenze particolari per il Barcellona, club coinvolto nello scandalo per aver pagato ripetutamente per tre anni Enriquez Negreira, vicepresidente del Comitato Tecnico Arbitrale per un importo vicino al milione e 700 mila euro. Una vera e propria "Calciopoli" è stata definita in Spagna, con le rivelazioni pubblicate da Cadena SER e El Mundo che hanno scoperchiato il calderone maleodorante che, incredibilmente però, non avrà alcun effetto diretto sulla società azulgrana.

All'indomani delle denunce, la Federcalcio spagnola si è messa subito a disposizione della Giustizia per approfondire la situazione, altamente esplosiva, che ha coinvolto in prima persona una delle società di spicco del calcio spagnolo e internazionale, il Barcellona. La Procura di Barcellona ha aperto un fascicolo in cui al momento l'unico indagato risulta essere Enriquez Negreira. Tecnicamente il caso che vede un rapporto diretto tra il club e il vicepresidente degli arbitri, con pagamenti reiterati nel tempo, rientrerebbe di diritto tra i reati gravissimi inclusi nel regio decreto sulla disciplina sportiva, pubblicato nel 1993.

Stando all'articolo 14, dedicato proprio alle infrazioni gravissime si parla anche di sanzioni che arrivano all'esclusione dal campionato o alla retrocessione se vengono evidenziate "azioni volte a predeterminare, mediante prezzo, intimidazione o semplici accordi, l'esito di una prova o di una gara". E ciò che è stato compiuto dal Barça per tre anni cozza direttamente anche con lo Statuto della RFEF (la Federcalcio spagnola) e in particolare con l'articolo 22, "Diritti e doveri fondamentali dei membri", tra cui si richiede di "osservare i principi di lealtà, integrità e sportività" oltre ad "astenersi dall'accettare o fare regali, così come dall'accettare o dare qualsiasi beneficio che possa ragionevolmente essere considerato eccessivo in conformità con la cultura e le usanze locali".

L'elenco delle infrazioni inserite nell'art.14 del Regio Decreto della giustizia sportiva spagnola
L'elenco delle infrazioni inserite nell'art.14 del Regio Decreto della giustizia sportiva spagnola

Tutte direttive che sono state esplicitamente infrante dal Barcellona a quanto emerge anche dalle testimonianze di rette sulle attività contestate: il figlio di Enríquez Negreira chiamava direttamente gli arbitri nelle partite importanti del Barça al Camp Nou e li andava a prendere in albergo e li portava in campo. Una pratica che non appariva particolarmente importante, ma che ora è di capitale interesse dopo aver appreso che la società direttamente collegata a Enriquez Negreira e a suo figlio Javier Enríquez Romero aveva ricevuto una notevole somma di denaro.

Il comunicato ufficiale di smentita da parte del Barcellona
Il comunicato ufficiale di smentita da parte del Barcellona

Eppure, al Barcellona non accadrà nulla perché a salvare il club azulgrana c'è la nuova legge sportiva spagnola, approvata dal Congresso il 22 dicembre scorso, che prevede nell'articolo 112 che "le infrazioni gravissime si prescriveranno dopo tre anni, quelle gravi dopo due anni e quelle minori dopo sei mesi". Cosicché il caso Negreira, che risale al periodo 2016-2018 sarebbe già scaduto e non ci sarebbe più possibilità per alcuna sanzione, tantomeno una retrocessione o l'esclusione dai campionati. E anche se oggi l'articolo 112 della nuova legge sportiva 39/2022 non è ancora in vigore, continua ad applicarsi la legge sportiva del 1990 che all'articolo 80 parla ancora di un termine di prescrizione di 3 anni per infrazioni gravissime.

Anche il presidente de LaLiga, Javier Tebas, ha sottolineato questo aspetto spiegando come agirà nel rispetto delle indagini che la Procura sta facendo, dovendosi presentare in caso di denuncia, solamente a livello privato.

Tebas ha scartato la possibilità che il Barcellona possa subire qualche tipo di sanzione sportiva: "Non è possibile che esistano poiché tra il 2018 e il 2023 sono trascorsi cinque anni e questo tipo di sanzioni si prescrive dopo tre anni. Ora la Procura sta indagando sui fatti accaduti e, se può esserci un possibile reato di corruzione tra privati ​​nella versione di brogli e in campo sportivo lo sapremo più avanti". Allo stesso modo, il presidente della Liga ha insistito sul fatto che richiederà ai membri del comitato arbitrale del campionato nazionale spagnolo "se il signor Negreira ha avuto interferenze o è intervenuto in qualsiasi designazione. Perché sia nella forma che nella sostanza" ha concluso Tebas "queste cose non possono accadere nel calcio spagnolo".

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