Perché Ederson a Marsiglia non ha commesso fallo di mano nonostante il tocco nettissimo col braccio

A Marsiglia si grida allo scandalo per la mancata concessione del rigore per il tocco di braccio di Ederson. La domanda che accende la discussione è una sola: perché l'arbitro José María Sánchez ha lasciato correre nonostante l'interferenza evidente abbia impedito ad Aubameyang di battere a reti a pochi metri dalla porta? Regolamento alla mano, la decisione del direttore di gara è stata corretta nonostante quella postura così plateale da lasciar presagire che sarebbe stata punita con la massima punizione. "Non tutti i contatti tra la palla e il braccio o la mano di un giocatore costituiscono necessariamente un'infrazione", si legge nel manuale dell'IFAB relativamente ai nuovi parametri per interpretare situazioni di gioco di questo tipo. Il fischietto ha ritenuto che quel contatto braccio-pallone sia stato del tutto fortuito, provocato da una una carambola casuale e senza alcuna intenzione da parte del centrocampista di opporsi in qualche modo all'avversario. Rabbia e frustrazione da parte dei francesi sono direttamente proporzionali alla beffa subita sul ribaltamento di fronte per il gol (decisivo) segnato da Samardzic.
Cosa dice il regolamento sui falli di mano: perché l'Atalanta è stata graziata
A salvare l'Atalanta è stata la buona sorte, ovvero quel rimpallo casuale della sfera sulla caviglia del calciatore che è impreciso nel controllo e quindi scagionato da qualsiasi volontarietà nel commettere l'infrazione. È quella che, secondo le direttive, è considerata un'auto-giocata finita male: il centrocampista della ‘dea' fa tutto da solo e non agisce in quel modo perché cerca di ostacolare un avversario. È stato semplicemente maldestro e non in malafede, ecco perché il direttore di gara ha ritenuto che fosse giusto lasciar proseguire l'azione e non c'è stata alcuna on-field-review dell'episodio.

Quel tipo di valutazione ha fatto cadere qualsiasi cenno indicato nell'articolo 12 che prende in esame le ipotesi di falli e scorrettezze. In particolare, la porzione che prende in considerazione l'aumento dello spazio del corpo a causa della posizione delle mani o delle braccia, innaturale per non congrua rispetto al movimento.
È un'infrazione ("fallo di mano") se un calciatore: tocca deliberatamente il pallone con le proprie mani/braccia – si legge nell'articolo 12 -, ad esempio muovendo mani o braccia verso il pallone; tocca il pallone con le proprie mani/braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani/braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani/braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere punito.
È a questo (l'aumento del volume corporeo) che s'è appellato il Marsiglia nelle proteste, avvenute tanto in campo quanto nel post partita, ma è stato tutto inutile: per l'arbitro lo stop errato di Ederson ha impresso al pallone una direzione inaspettata e il conseguente tocco di braccio è stato reputato non punibile proprio per il rimpallo e la traiettoria imprevedibili.
De Zerbi ha protestato citando il caso di Facundo Medina con il Real Madrid
Il tocco di Ederson è stato come mettere il dito in una ferita aperta del Marsiglia. Brucia e fa male ancora il penalty che venne fischiato contro a Madrid, nel match di Coppa contro il Real. Allora, il direttore di gara accordò il penalty ai blancos giudicando in maniera molto severa il mani di Facundo Medina che, nel contrastare Vinicius, cadde e colpì accidentalmente la sfera con una mano.
De Zerbi, che mercoledì sera ha rischiato grosso nel mostrare l'iPad all'arbitro, non si dà pace per il differente metro di giudizio che un mese fa condannò la sua squadra e adesso è stata penalizzata per un'applicazione/interpretazione differente del regolamento.