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Paratici affronta il quarto uomo al fischio finale: “È una vergogna”. Devono trattenerlo

Fabio Paratici è una furia nel finale di Tottenham-Liverpool. Il direttore generale degli Spurs fa irruzione in campo e si scaglia contro il quarto uomo: sono costretti a trattenerlo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Uno sfogo rabbioso, senza freni, e ripreso dai telefoni cellulari dei tifosi presenti in tribuna. Ciò che è accaduto nel rovente finale di Tottenham-Liverpool ha dell'incredibile e coinvolge direttamente Fabio Paratici. Riavvolgiamo il nastro. Gli Spurs escono sconfitti ancora in casa dopo il ko col Newcastle piegati anche dal Liverpool di Klopp. I Reds vincono 2-1 grazie alla doppietta di Salah resistendo all'assalto dei londinesi dopo che Kane aveva trovato la rete capace di accorciare le distanze. Un gol che ha dato coraggio alla squadra di Antonio Conte che però non è poi riuscita a trovare il gol del pareggio.

Proprio il tecnico del Tottenham era stato protagonista di un duro scontro verbale (e in parte anche fisico) con un collaboratore tecnico di Klopp che non rimetteva la palla in campo preferendo tenerla in mano per perdere tempo. Conte gliel'ha schiaffeggiata dalle mani facendola cadere venendo poi ammonito dall'arbitro. Stessa reazione furiosa avuta al termine della partita da Fabio Paratici, attuale direttore generale del Tottenham che al triplice fischio è sceso in campo dalla tribuna per scagliarsi contro arbitro e Quarto Uomo.

Paratici ha fatto irruzione sul terreno di gioco accedendo sul rettangolo verde dal tunnel degli spogliatoi. Nelle immagini diventati immediatamente virali sui social, il dirigente degli Spurs si scaglia contro il Quarto Uomo che a fatica riesce a placare la sua ira. Paratici gli punta letteralmente il dito, scuro in volto e visibilmente contrariato dalla condotta arbitrale. "It's a shame" grida Paratici rientrando negli spogliatoi in riferimento all'arbitro della partita. Una frase che tradotta in italiano significa: "È una vergogna" e ripetuta più di una volta dall'ex dirigente della Juventus. Paratici viene spalleggiato da Stellini, il secondo di Conte appostato lì e che ha visto tutta la scena.

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Paratici viene accompagnato fuori da altri dirigenti del Tottenham che in quel momento erano entrati in campo. Paratici se ne torna da solo negli spogliatoi in modo furibondo. Attorno al Tottenham in questo momento c'è un clima di assoluta tensione e forse di pressione per via di alcuni risultati negativi in campionato che hanno visto scivolare gli Spurs al quarto posto. Questo non può giustificare, ovviamente, il comportamento di Paratici che si era già reso una volta protagonista di un episodio simile a maggio del 2021. In quell'occasione Paratici era ancora il direttore generale della Juventus e al termine del primo tempo della gara dei bianconeri giocata alla Dacia Arena contro l'Udinese, i bianconeri erano sotto di un gol.

Paratici fa irruzione sul terreno di gioco scendendo dalle tribune e si scaglia contro l'arbitro Chiffi. Un episodio segnalato anche da Pierpaolo Marino, ds dell'Udinese, che condannò quel comportamento: "Si sono aggrappati al recupero mancato per condizionare Chiffi – spiegò – E poi succede che ti danno un rigore per una punizione che non c'era. Sono cose che appartengono a un calcio di altre epoche e non va bene". Paratici non fu minimamente squalificato dal Giudice Sportivo in quella che fu poi la sua ultima stagione alla Juventus.

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