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“Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi”: il Leeds è disperato con Mateo Joseph

Mateo Joseph si è rifiutato di partecipare al tour pre-season del Leeds United, il club inglese è disperato e l’allenatore Farke non fa giri di parole: “Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi”.
A cura di Vito Lamorte
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Mateo Joseph si è rifiutato di partecipare al tour pre-season del Leeds United perché vorrebbe vestire la maglia del Real Betis, che sta cercando di riportarlo Spagna. L'allenatore del club inglese Daniel Farke ha espresso così il suo punto di vista sul caso esploso nel suo spogliatoio: "Ci ha detto che, a causa di questa situazione, non si sente pronto a viaggiare, allenarsi e giocare amichevoli in Germania. Cosa posso fare? Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi".

Mateo Joseph ha 21 anni, la scorsa stagione ha segnato tre gol e fornito quattro assist in 1.450 minuti giocati con il Leeds tra Championship e FA Cup (41 partite in totale): ha un contratto fino al 2028 con il club inglese che chiede più di dieci milioni di euro per il suo trasferimento.

Mateo Joseph si rifiuta di partecipare alla pre-season del Leeds: "Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi"

Daniel Farke ha parlato così della situazione di Mateo Joseph: "Voglio essere onesto: il piano era che venisse in Germania, e la situazione è piuttosto chiara. La prima cosa è che lo stimiamo molto. Altrimenti non lo avremmo fatto giocare, soprattutto all'inizio dell'ultima stagione, davanti al capocannoniere Joël Piroe o a un attaccante esperto come Patrick Bamford".

"Ora è venuto da noi e ci ha detto che vuole una nuova sfida e che vorrebbe cambiare aria. Ha anche lasciato intendere che preferisce andare in Spagna per le sue radici. Credo che sia stata più o meno una sua decisione", ha aggiunto l'allenatore del Leeds.

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Infine Daniel Farke non ha usato giri di parole sulla situazione: "Ci ha detto che, a causa di questa situazione, non si sente pronto a viaggiare, allenarsi e giocare amichevoli in Germania. Non mi piace questa situazione. Ne ho parlato apertamente con lui e gli ho raccomandato, finché la situazione non sarà risolta, di fare il suo lavoro e di comportarsi in modo professionale. Ma ha detto di non essere mentalmente in grado di farlo. Cosa posso fare? Non posso chiamare la polizia per costringerlo ad allenarsi".

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