Neymar: “Vivo stati di ansia perché non si sa quando si tornerà a giocare”
La mancanza di calcio giocato mette ansia a Neymar, il campione brasiliano del Paris Saint-Germain che sta vivendo la sua personale quarantena in patria, tra allenamenti, bagni di sole in spiaggia, parenti e amici nella sua lussuosa villa di Mangaratiba. A dirlo è lo stesso giocatore del club francese intervenuto in una chat-intervista sul sito della società in cui ha raccontato il proprio stato di salute e mentale.
Per Neymar, che era partito subito dopo lo stop al campionato di Ligue 1 per il Brasile, sembra che l'isolamento forzato sia una condanna malgrado lo stia vivendo in quella che per molti è stata definita una ‘gabbia dorata', in Brasile, vicino a Rio de Janeiro, tra partite di footvolley e padel con i propri amici, criticato spesso anche per essersi mostrato sui social senza mascherina né particolari protezioni e senza rispettare la distanza sociale.
L'ansia di non sapere quando si tornerà a giocare
Ma a sentire Neymar, restare nella propria villa è un autentico inferno: "Non sapere quando tornare è fonte di ansia. Voglio giocare, competere. Mi manca l'ambiente del club, i miei compagni di squadra al PSG. Mi manca molto il calcio! Sono sicuro che anche i tifosi vogliono che tutti tornino in campo il prima possibile. Spero che la decisione sia presto nota a tutti"
La giornata di Neymar, l'allenamento personalizzato dal Psg
Il Psg ha anche comunicato come trascorre la propria giornata Neymar, rassicurando i tifosi del Psg che il campione brasiliano si sta preparando al meglio per la ripresa della stagione: "Ha un ampio spazio a disposizione per il ciclismo, un campo da calcio, un palazzetto dello sport e attrezzature per allenarsi. In alcuni casi, le sessioni specifiche e generali sono divise in due periodi con un programma su misura fornito direttamente dal Paris Saint-Germain"
