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Napoli e Inter hanno mandato due lettere alla Lega Serie A sull’ultima giornata: cosa c’è scritto

Napoli e Inter litigano per l’ultima partita: lo Scudetto si decide tra lettere e compromessi. Marotta e De Laurentiis al muro contro muro, decisiva la mediazione del presidente Ezio Simonelli.
A cura di Vito Lamorte
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La Lega Serie A ha stabilito che Napoli e Inter si giocheranno lo Scudetto nella serata di venerdì 23 maggio, affrontando Cagliari e Como nell'ultima giornata di campionato. La decisione, però, non è stata semplice. C'è stato un muro contro muro da parte delle due società che stanno lottando per il titolo e solo la mediazione del presidente Ezio Simonelli ha portato alla soluzione, più o meno, gradita a tutti.

"Napoli e Inter si sono comportate in maniera elegante. Hanno fatto arrivare due lettere con i loro desiderata, che naturalmente non coincidevano soprattutto per la data. Abbiamo trovato comunque un compromesso che forse non ha fatto impazzire nessuno ma non ha nemmeno fatto arrabbiare nessuno". Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Ezio Simonelli, intervenuto a margine dell'evento ‘I primi fair play" organizzato da Panathlon Club Milano in memoria di Carlo Tavecchio.

Simonelli, presidente della Lega Serie A.
Simonelli, presidente della Lega Serie A.

Napoli e Inter hanno mandato due lettere alla Lega Serie A sull'ultima giornata

Napoli e Inter hanno intavolato una lite sulla data dell’ultima giornata e sembrava davvero esserci poco spazio per uscire dall'empasse. Beppe Marotta, presidente dei nerazzurri, si è presentato con una lettera in Consiglio e ha ricordato come la Fiorentina prima della finale di Conference League avesse esercitato il diritto di giocare il giovedì della settimana precedente e lo stesso avrebbe voluto fare il club di viale della Liberazione in vista della finale di Champions League. Dal canto suo Aurelio De Laurentiis, numero uno degli azzurri, ha inviato una missiva sostenendo di avere a disposizione lo stadio Diego Armando Maradona solo nel weekend. Una evidente forzatura per far valere il suo punto di vista. Il presidente del Napoli ha minacciato una richiesta di risarcimento danni.

In questo situazione, a dir poco ingarbugliata, il presidente Simonelli ha sospeso il Consiglio per trovare un punto di intesa e dopo una mediazione la scelta è ricaduta sulla serata di venerdì. Anche DAZN, come riporta il Corriere della Sera, apprezza la soluzione visto che di giovedì avrebbe minore audience.

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Napoli e Inter litigano per l'ultima partita di campionato

Ezio Simonelli commentato così la decisione di giocare venerdì: "Credo che abbiamo preso una decisione non dico la migliore possibile ma quella più ragionevole, facendo giocare il venerdì l'Inter e il Napoli anche per avere la possibilità, nel caso che dovessero arrivare a pari punti, di poter avere una giornata dove poter fare lo spareggio, nel caso lunedì 26 maggio. Quindi diciamo una soluzione di mediazione".

Sull'eventuale spareggio di lunedì 26 maggio, e sulla sede, il presidente della Lega si è espresso così: "In base al regolamento la sede dell'eventuale spareggio scudetto sarebbe San Siro. Poi sappiamo che per motivi di ordine pubblico il Viminale ha sempre vietato le trasferte ai tifosi del Napoli a San Siro negli ultimi almeno 10 anni e quindi c'è questo pericolo che, nell'eventualità, non ci possa essere accesso ai tifosi del Napoli dice ancora Simonelli – In questo caso il regolamento dice che se lo stadio San Siro non dovesse praticabile si giocherà dove viene giocata la finale Coppa Italia e quindi Roma. Vedremo quale sarà l'atteggiamento del Viminale, io mi auguro che su una cosa così importante come l'eventuale spareggio si possa anche ripensare quelle decisioni, ma non sta a noi. Noi ci adegueremo alle regole che ci verrà detto di seguire. Se dovesse capitare vedremo come gestire tutto al meglio, ma è una ipotesi ad oggi remota. È chiaro che nell'eventualità dello spareggio l'Inter ci terrebbe a giocare a Milano e le spetterebbe anche di diritto ma non dipende da noi".

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