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Muniain tocca la Coppa del Re e l’Athletic perde la finale: vince la Real Sociedad

La Real Sociedad vince la Copa del Rey, battendo l’Athletic Bilbao 1-0. Merito del gol al 63′ di Oyarzabal che sigla il gol decisivo ma anche colpa di Muniain, il ’10’ del Bilbao che ha voluto sfidare, perdendo, il destino. Nell’entrare in campo ha toccato la Coppa: non si fa mai, è una delle regole non scritte nel mondo del calcio. Perché chi lo fa, alla fine, perde le finali.
A cura di Alessio Pediglieri
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Una Copa del Rey accarezzata e sfuggita al 63′. Per l'Athletic Bilbao la finale a porte chiuse sul neutro del La Cartuja è un boccone amaro e indigesto perché al di là della rete decisiva siglata da Oyarzabal che ha assegnato il trofeo alla Real Sociedad, molta responsabilità ce l'ha anche Muniain che al momento dell'ingresso in campo ha toccato il trofeo messo in bella mostra per fotografi e telecamere. Non si fa, lo sanno tutti, porta sfortuna: e invece il '10' del Bilbao ha voluto sfidare la sorte oltre alla Real e ha pagato un pegno altissimo.

Prima di una finale, la Coppa – qualsiasi coppa – in palio non si deve toccare. Anche se la tentazione è forte, è una delle regole non scritte del mondo del calcio. E chi la infrange alla fine perde il trofeo. E' capitato all'Athletic nella serata di sabato 3 aprile con la finale contro la Real Sociedad persa in Copa del Rey dopo che Muniain ha accarezzato il trofeo. Ma non è una prima assoluta: nel mondo del pallone i precedenti sono tanti e alcuni prestigiosi.

Ne sa qualcosa Payet che nel 2018 per la finale di Europa League incappa nello stesso sbaglio. il giocatore del Marsiglia bacia il trofeo prima del fischio di inizio e poi perde 3-0 la finale contro l'Atletico Madrid.  Nel 2005 toccò a Rino Gattuso incappare nella maledizione:  in Champions League. ‘Ringhio' prima della finale di Istanbul con il Milan toccò la Coppa  posta a bordo campo. Mai gesto fu più pagato caro nella sfida al destino: il Liverpool di Benitez fece il miracolo, trasformando lo 3-0 del primo tempo in 3-3 al 90′ e poi vincendo ai rigori.

Non manca però anche l'eccezione di lusso, targata 2019. L'occasione è la finale di Libertadores,  con l'ex Inter Gabigol che prima di giocarsi la Coppa con la maglia del Flamengo contro il River Plate, tocca il trofeo all'entrata in campo. Destino segnato? No: non solo il Flamengo alzerà la Libertadores al cielo, dopo 38 anni di attesa, ma Gabigol segnerà la doppietta decisiva. Classica eccezione che, però, conferma la regola. Mai sfidare la sorte.

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