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Mourinho tra silenzi e Conference League: “Non parlo di arbitri. Il Bodo? Nessuno dimentica”

Josè Mourinho ha archiviato Roma-Milan (“Non parlo di arbitri e di Serie A”) e prova a concentrarsi su Roma-Bodo di Conference League, giovedì all’Olimpico: “Nessuno dimentica, all’andata abbiamo sbagliato tutti ma adesso voglio i 3 punti. Non giocherà la stessa squadra”. Poi uno zuccherino a testa, ad Abraham (“Abbiamo piena fiducia in lui”) e a Zaniolo (“Sono soddisfatto della sua professionalità”)
A cura di Alessio Pediglieri
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Vincere contro il Bodo per cancellare Bodo. Per Josè Mourinho la sfida di Conference League di giovedì all'Olimpico ha il sapore dai mille gusti più uno: quello di non poter dimenticare. Il clamoroso ko nella gara d'andata ha lasciato un segno indelebile ed è argomento ancora caldo, anzi caldissimo alla vigilia del match di ritorno che pretende un riscatto immediato. Senza ulteriori distrazioni o strascichi, come quelli che arrivano dall'onda lunga del campionato, dopo le polemiche in Roma-Milan per gli arbitraggi.

Mou taglia subito il cordone ombelicale in conferenza: non vuole sentire due parole, "arbitri" e "Serie A". A chi glielo domanda, rispedisce tutto al mittente: "Non parlo di arbitraggi, di Roma-Milan, di moduli o di Serie A". Dunque, che resta? Tantissimo. Perchè l'ultima apparizione giallorossa in Europa è stata una disfatta e da allora sono cambiate moltissime cose all'interno delle dinamiche e delle gerarchie del gruppo.

Prima di tutto è cambiata la scelta dell'undici iniziale: "Non giocherà la stessa squadra dell'andata" ha sottolineato Mourinho senza dare ulteriori indicazioni a riguardo. "Bodo non si dimentica ma in quella partita abbiamo sbagliato tutti, anch'io ho sbagliato. Avevo paura del freddo, avevo paura del campo, degli infortuni, della stanchezza. Ma non ho avuto paura di una sconfitta".

All'Olimpico il diktat è ricordare per vincere: "Domani si deve vincere come squadra, dobbiamo prenderci i tre punti e puntare alla qualificazione anche se poi ne mancheranno ancora nove. Non posso dire che sia una partita decisiva, ma rivogliamo la vetta del Girone". Questo, dunque, l'obiettivo minimo sindacale di una gara in cui mancherà Shomurodov, accantonato negli ultimi match: "Io ho fiducia in tutti, poi ci sono momenti in cui un giocatore ha meno fiducia. Un conto è allenarsi e lavorare, un conto è giocare. Afena-Gyan non ci sarà, è un profilo che ci interessa ha qualità che non abbiamo, avrà le sue opportunità per giocare".

Attacco, dunque, sulle spalle di Abraham, l'inglese che fino ad oggi però ha deluso le aspettative: "Arriva da altri contesti, c'è bisogno di tempo ma abbiamo piena fiducia in lui. Non è mai facile cambiare ma ha iniziato abbastanza bene. Tornerà ad essere decisivo". Come Zaniolo: "Si impegna e fatica, ma arriva da due anni di inattività e deve reimparare alcune cose a livello tattico ma sono soddisfatto della sua professionalità".

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