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Mourinho spiega il motivo per cui Chiellini rideva in faccia a Jordi Alba: facile così

La scena in cui Giorgio Chiellini ha padroneggiato da consumato veterano il momento del sorteggio prima dei calci di rigore con Jordi Alba durante Italia-Spagna ha sollevato accuse di comportamento in malafede dirette al capitano azzurro. C’è tuttavia anche chi ha elogiato la grande personalità del giocatore in un frangente di massima pressione. Ci pensa José Mourinho a spiegare perché ha sghignazzato così…
A cura di Paolo Fiorenza
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Altro che scherzare amabilmente come un ragazzino che mostra al mondo la faccia più pulita e schietta dello sport: in Spagna Giorgio Chiellini è stato accusato di aver messo in atto dei ‘mind tricks' con Jordi Alba, ovvero di aver usato trucchi mentali per acquisire una posizione di forza psicologica prima della lotteria dei rigori che ha deciso la semifinale dei campionati Europei. Questo nell'ipotesi meno cattiva nei confronti del capitano dell'Italia, mentre altri sono arrivati addirittura a dargli dell'imbroglione per quanto fatto al collega delle Furie Rosse al momento del sorteggio su dove battere i penalty e su chi dovesse cominciare la sequenza.

Le immagini di Chiellini sghignazzante che padroneggia completamente la situazione, mentre dall'altra parte il terzino del Barcellona ha i muscoli facciali completamente bloccati e non accenna neanche mezzo sorriso, hanno fatto il giro del mondo, facendo guadagnare al 36enne centrale della Juventus anche tanta stima da parte di chi vorrebbe sempre avere tra le proprie fila un giocatore così pieno di personalità.

Negli occhi resta Jordi Alba che quasi non capisce nulla ed esce frastornato dal confronto con Chiellini, mentre la sua Spagna uscirà dagli Europei di lì a poco ai calci di rigore. Intervenuto stamattina nel suo abituale appuntamento di opinionista a ‘TalkSport', José Mourinho è esploso in una risata quando gli è stato chiesto un commento sulla vicenda: "È perché non doveva tirare il rigore! Sapeva che sarebbe stato solo il decimo su 11, quindi non aveva pressione. Aveva fatto il suo lavoro, a quel punto toccava agli altri". E chissà se Chiellini si sarebbe davvero comportato diversamente qualora fosse stato nella lista dei cinque rigoristi: la controprova non c'è, resta la certezza che l'Italia ha un grande capitano.

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