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Mourinho non vede l’ora di terminare l’intervista dopo Atalanta-Roma: Totti gli fa cambiare idea

Siparietto in diretta TV al termine di Atalanta-Roma: José Mourinho voleva andare via subito dopo l’intervista ma la presenza in collegamento di Francesco Totti lo ha costretto a rivedere i suoi piani.
A cura di Michele Mazzeo
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Dopo la dolorosa sconfitta in casa dell'Atalanta che ha complicato la corsa Champions della Roma, José Mourinho si è presentato ai microfoni di Dazn per la tradizionale intervista post-match con poca voglia di parlare ed, evidentemente, impaziente di far rientro a casa per metabolizzare il KO del Gewiss Stadium. Che la voglia di terminare l'intervista il prima possibile fosse tanta lo si evince anche dal fatto che prima di cominciare ha rifiutato l'auricolare per rispondere ad eventuali domande da studio.

Nonostante uno stato d'animo non dei migliori, il tecnico portoghese ha voluto innanzitutto difendere quanto fatto in campo dalla sua squadra e ribadito come i suoi calciatori abbiano dato tutto, anche quando sono rimasti in nove uomini nel finale per gli infortuni di Llorente e Paulo Dybala (che è rimasto sul terreno di gioco zoppicando però vistosamente dopo aver subito un duro intervento da Palomino): "Penso che con le nostre limitazioni, abbiamo fatto un’ottima partita. Se non è ovviamente possibile togliere gli episodi alla partita, che fanno parte della gara e possono decidere il risultato. Ma sono stati veramente gli episodi a decidere questa gara, perché nel primo tempo abbiamo controllato la partita, senza creare tanto ma l’abbiamo controllata completamente.

Abbiamo chiuso in 9 e abbiamo preso un palo che poteva farcela giocare fino alla fine. Per me è difficilissimo essere critico con questa squadra, giochiamo con i nostri limiti, il risultato di stasera non dico che è ingiusto perché gli episodi fanno parte della partita, ma quando sbagli paghi. Ma come atteggiamento, dei giocatori in panchina anche, sono super soddisfatto dei ragazzi" ha difatti detto lo Special One prima di lasciarsi ad andare ad uno sconsolato "Se sabato devo giocare io, gioco io" in riferimento alla lunga lista di calciatori infortunati.

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Dopo aver espresso la sua analisi di Atalanta-Roma José Mourinho è convinto di aver terminato l'intervista e poter tornare dai suoi ragazzi, sorride e saluta tutti, ma a quel punto qualcosa stravolge i suoi piani. Pierluigi Pardo da studio gli fa sapere che "ci sarebbe Francesco Totti che avrebbe piacere di salutarla e interagire con lei" costringendo così l'allenatore portoghese a tornare indietro e mettere quell'auricolare che invece aveva rifiutato ad inizio intervista.

L'ex capitano della Roma si complimenta con lo Special One: "Dopo le parole che ha detto sono ancora più fiducioso che con Lei al timone possiamo arrivare lontano in Europa e in campionato. Noi tifosi siamo fieri e siamo dietro ad incitarvi sempre di più".  Dopo avergli detto di dargli del "tu", Mourinho ha riposto alla leggenda giallorossa riuscendo anche a ritrovare il sorriso in una serata per lui amara: "Non possiamo fare miracoli, ma un miracolo c’è. L’empatia tra la squadra e voi tifosi. La gente capisce, siamo sempre insieme, infortuni, sconfitte e vittorie. Sabato ci avresti potuto aiutare, ma forse avremmo più bisogno di Aldair che di te" ha difatti chiosato l'allenatore portoghese chiudendo quello che per i tifosi è stato certamente il miglior momento dell'intera serata.

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