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Mourinho ha distrutto la Roma nello spogliatoio: “Mi vergogno di essere il vostro allenatore”

José Mourinho non ha usato giri di parole per fotografare la prova della Roma, nel primo tempo, in casa della Juventus. Il portoghese ha strigliato i suoi all’intervallo.
A cura di Marco Beltrami
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José Mourinho non usa giri di parole. La sua Roma è riuscita con un buon secondo tempo a strappare un punto sul campo della Juventus, grazie al gol di Abraham su assist del grande ex Dybala. Troppo brutta la compagine giallorossa nella prima frazione per essere vera, anche per meriti degli avversari aggressivi e arrembanti. Il portoghese nel post-partita a DAZN, ha rivelato di essersi vergognato dei suoi, e di sperare che all'intervallo il risultato fosse solo 1-0 per provare a giocarsi poi tutti nel prosieguo.

Cosa ha detto il manager portoghese al collega Allegri al termine della partita, quando i due sono usciti abbracciati? Mourinho candidamente, ha rivelato: "Abbiamo avuto un culo della Madonna nel primo tempo e poi nel secondo tempo abbiamo fatto qualcosa in più". Dal sorriso per il linguaggio colorito, all'espressione torva nel sottolineare la prova disastrosa della Roma nella prima metà di gara: "Alla fine del primo tempo ho detto alla squadra che avevo vergogna di loro, vergogna di essere allenatore di quella squadra. Io non parlo di tattica, di numeri, ma di atteggiamento".

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Inevitabile dunque la strigliata, anche perché visto che poi la Juventus non ne aveva approfittato bisognava crederci e sfruttare l'occasione: "Non possiamo venire qui con questo atteggiamento. Nel primo tempo in panchina dicevo a Salvatore (Foti, il braccio destro, ndr), se hai tempo prega che finisca 1-0 perché sarebbe stato un risultato fantastico per noi. Ho detto anche ai giocatori dobbiamo approfittare della fortuna che abbiamo avuto". E infatti, il premio è arrivato con Dybala che ha messo Abraham in condizione di segnare l'1-1.

Tra panchina corta e mercato, Mourinho dunque non può che essere soddisfatto per quanto fatto dalla squadra nella seconda parte di gara: "Qualche volta sei dominato e gestisci bene le difficoltà fino a quando arriva l’intervallo e l’allenatore, non abbiamo fatto questo e siamo stati fortunati. Nel secondo tempo io ho cambiato e una panchina con poche soluzioni offensive, senza Zaniolo, Wijnaldum e senza un giocatore che potrà arrivare (Belotti, ndr). La storia poteva essere diversa. Max con tutti i problemi che ha avuto ha fatto cambi con Milik, McKennie. Abbiamo rischiato e poi abbiamo meritato di vincere 1-0″.

La disperazione di Mourinho
La disperazione di Mourinho

Grande onestà dunque da parte di Mourinho che poi ha analizzato anche l'importanza del mercato, e dell'arrivo di rinforzi in ogni reparto, anche come stimolo ai propri giocatori: "Ho cercato di essere il più onesto possibile. Potevo venire qui e fare il fenomeno. Io non mi nascondo. Dobbiamo crescere, aspettiamo che arrivi gente importante per noi, per la panchina anche per il feeling, che sanno che c’è competizione. Come Karsdorp, quest’anno non sta bene e allora “arrivederci amico”, entra Celik, anche Spinazzola con Zalewski, mentre centrocampo e avanti. Avevo paura anche di prendere cartellini gialli. Questo punto quindi va bene. Giusto dire, anche un grande arbitro, ha fatto una partita straordinaria, di grande livello".

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