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Mourinho e la domanda che lo mette in difficoltà: “Non ne voglio parlare, voi siete bravi…”

José Mourinho si presenta ai nastri di partenza della Serie A 2021/22 con una Roma alla cui rosa manca ancora qualcosa. Lo Special One tuttavia elogia il grande lavoro fatto dalla società per rimpiazzare Spinazzola e Dzeko: “Quando una società fa lo sforzo che ha fatto per questa reazione fantastica, non ho il diritto di chiedere di più”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Domani sera la Roma sarà impegnata nel suo primo match di campionato, in casa all'Olimpico contro la Fiorentina. C'è grande attesa per vedere cosa riuscirà a fare la formazione giallorossa sotto la guida di José Mourinho, clamorosamente tornato in Serie A 11 anni dopo il fantastico Triplete con l'Inter. Nella conferenza di vigilia, il tecnico portoghese fa il punto sulla situazione: "Le vittorie aiutano a non sentire la stanchezza, non abbiamo avuto infortuni e stiamo bene. Si gioca ogni tre giorni, il calcio di oggi è così. In questo inizio di stagione abbiamo bisogno di giocare, abbiamo sentito la differenza contro il Trabzonspor che ha l’intensità di tre partite ufficiali e per questo abbiamo bisogno di giocare. Non farò tanti cambi, abbiamo quattro partite di fila, con Trabzonspor e Salernitana prima della sosta. Non dobbiamo pensare alla stanchezza, ma solo a giocare e crescere".

Mourinho torna poi sulle sue dichiarazioni al termine del match di andata del playoff di Conference League, quel "mi manca qualcosa" riferito al mercato. Nessuna voglia di mettere pressione alla sua dirigenza, anzi lo Special One dà atto pubblicamente del grande lavoro fatto: "Io ho cercato di spiegare nel modo migliore possibile che il nostro mercato è stato di reazione. Perché abbiamo perso due giocatori che non ci aspettavamo di perdere (Spinazzola e Dzeko, ndr) e abbiamo dovuto reagire. Per questo non abbiamo preso qualche giocatore che nella mia visione era importante per equilibrare di più la nostra rosa. Ma quando una società fa lo sforzo che ha fatto per questa reazione fantastica, con questi problemi sul mercato, non ho il diritto di mettere pressione o fare richieste in più. Capisco perfettamente che sarà difficile fare qualcosa in più, ma ora devo lavorare, lavorare e lavorare con i giocatori che ho in rosa. Abbiamo tempo per fare qualcosa di più, se non si fa ora si farà a gennaio o la prossima estate. Mi piacerebbe che questa fosse l’ultima volta che parlo di questo argomento. Ma sono molto contento dello sforzo della società e del modo in cui sta con me. Non ho il diritto di chiedere di più, lavoriamo con quello che abbiamo".

Da poche ore Florenzi non è più un giocatore della Roma, essendosi accasato al Milan, Mourinho spiega come il giocatore abbia spinto al massimo per questa soluzione: "Ho parlato con lui una volta e nella sua testa era perfettamente chiaro quello che voleva fare e non voleva fare. E lui voleva andare al Milan, è importantissimo per me quello che vuole fare un giocatore e la società ha collaborato nella sua volontà di andare al Milan".

È un Mou molto disteso quello che si presenta ai giornalisti, lo Special One risponde col sorriso quando gli si chiede dei molti cross sbagliati dagli esterni giallorossi contro il Trabzonspor: "In Inghilterra dicevo sempre ai miei che mi mancavano le conferenze in Italia perché in Premier non parlavano mai di calcio ma solo di casini, ora che sono qui non voglio parlare di tattica. Perché voi siete bravi, anchio mi sono fatto domande simili a questa e non voglio parlarne tanto…".

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