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Mistero sulle condizioni di Pelé: è ricoverato da una settimana ma non si sa come sta

Pelé è ricoverato da circa una settimana nell’ospedale ‘Albert Einstein’ di San Paolo, in Brasile. Esami di routine è la versione dei fatti fornita dall’ex perla nera del calcio mondiale ma nelle ultime ore sono aumentati i dubbi sulle sue condizioni di salute. Si attende il bollettino medico ufficiale della struttura.
A cura di Maurizio De Santis
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Esami di routine. Così Pelé aveva spiegato perché la settimana scorsa era stato costretto al ricovero. L'ex perla nera del calcio mondiale si trova all'Albert Einstein di San Paolo e nulla trapela sulle sue effettive condizioni di salute né è ancora chiaro qual è il motivo della sua permanenza. L'ex campione aveva giustificato la situazione con un messaggio condiviso sui social network con il quale provava a rassicurare tutti, smorzando ogni preoccupazione sulla sua persona. "Non sono svenuto e sto benissimo – le parole su Instragram a corredo di una foto in cui appariva sorridente -. Se mi trovo in ospedale è solo per svolgere accertamenti che a causa della pandemia ero stato costretto a rimandare".

La chiosa ironica ("dite ai miei amici che domenica non potrò giocare") non è servita a sgombrare il campo dai dubbi sulla sua salute. Oggi 80enne, dopo aver subito alcuni interventi all'anca, le apparizioni pubbliche in sedia a rotelle e le evidenti difficoltà motorie hanno spiegato bene nel recente passato quali sono stati gli effetti sul suo fisico dell'incedere del tempo e degli acciacchi. L'incertezza sulle condizioni di Pelé è generata anche dalla mancata comunicazione da parte della struttura ospedaliera del bollettino medico sull'ex campione. È atteso per le prossime ore quando il ciclo di esami sarà concluso e sarà possibile fornire un quadro clinico più chiaro.

Negli ultimi tempi le difficoltà di locomozione hanno avuto un riflesso negativo anche sull'umore dell'ex calciatore. Suo figlio, Edinho, ha raccontato ai media brasiliani del periodo di depressione che il padre ha attraversato proprio per l'impossibilità di camminare in maniera autonoma e "normale". "Può farlo solo con l'ausilio di un deambulatore – ha ammesso nell'intervista a globo.com -. È imbarazzato, non vuole uscire, né mostrarsi in pubblico così. Ecco perché preferisce restare a casa".

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