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Mistero Kokorin alla Fiorentina, solo dieci allenamenti: “Sempre fermo sul lettino”

Aleksandr Kokorin è un oggetto misterioso alla Fiorentina. L’attaccante russo è stato impiegato pochissimo a causa del suo scarso rendimento: “Sempre sul lettino”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Aleksandr Kokorin è stato uno degli acquisti più sbagliati del calciomercato. Lo dicono i numeri, i fatti e anche i racconti fatti da chi ha allenato da vicino l'attaccante russo arrivato alla Fiorentina con l'etichetta del bomber. Oscurato anche dall'esplosione di Vlahovic, arrivata in concomitanza con il suo arrivo a partire da gennaio 2021, il giocatore, preso dallo Spartak Mosca con un contratto di tre anni e mezzo, con opzione sul quarto, e soprattutto con uno stipendio di 1,8 milioni euro annui più bonus, è presto sparito dai radar della Fiorentina. Dopo un anno solare intero Kokorin ha giocato 10 partite totali: 5 spezzoni di gara lo scorso anno in Serie A, 4 quest'anno e una presenza in Coppa Italia.

Il suo rendimento? A dir poco deludente se si pensa che il club di Commisso aveva puntato molto sul suo acquisto. Kokorin si è mostrato sempre un po' in difficoltà nel riuscirsi ad integrare nel gruppo e nella squadra e i numeri lo dimostrano. Commisso perderà quasi sicuramente Vlahovic a gennaio o al massimo il prossimo mese di giugno e la sensazione è che dopo l'acquisto di Piatek, anche per Kokorin sia arrivato il momento di cambiare aria. Un rendimento così non se lo aspettava nemmeno Cesare Prandelli, che lo scorso anno lo ha allenato per alcuni mesi dopo il suo arrivo.

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A confermare i retroscena della condizione di Kokorin alla Fiorentina durante la gestione Prandelli, è stato Renato Buso. Nel corso di Viola Fun e come riportato da ‘labaroviola.com' il collaboratore tecnico dell'ex ct dell'Italia, addetto agli allenamenti specifici sugli attaccanti, ha parlato proprio di Kokorin e del suo modo di allenarsi in quel periodo. “Kokorin in tre mesi in cui sono stato alla Fiorentina non l’ho quasi mai visto sul campo di allenamento – ha detto Buso quasi sorpreso da ciò che vedeva – Era sempre infortunato, era fermo sul lettino, sul campo veniva pochissimo".

Un rivelazione assolutamente inaspettata per un giocatore che da gennaio sembrava già pronto a scendere in campo. "Credo che in totale Prandelli lo abbia allenato solo per dieci giorni – ha proseguito Buso – Era difficile capirlo, sosteneva che aveva sempre un problema, una volta al flessore, una volta la quadricipite, era introverso, era difficile spiegarsi, veniva da un mondo diverso, lui non si è mai nemmeno aiutato”.

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