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Milan, sorpasso in vetta all’Inter: Pulisic e due gol di Nkunku battono il Verona a San Siro

I rossoneri vincono 3-0 contro l’Hellas, la partita si sblocca alla fine del primo tempo. In avvio di ripresa l’uno-due micidiale dell’attaccante che si sblocca in Serie A: prima rete dopo un rigore che lui stesso s’è procurato, poi tap-in vincente dopo una bordata di Modric.
A cura di Maurizio De Santis
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Due palloncini riportano il Milan in testa alla classifica di Serie A. Li ha gonfiati Nkunku che (finalmente) si è sbloccato anche in campionato (dopo la rete in Coppa Italia che risaliva a settembre scorso col Lecce) e con la sua doppietta ha indirizzato la sfida contro il Verona a San Siro. È finita 3-0, grazie anche al solito Pulisic che ha avuto il merito di aprire le marcature e dare una spallata alle ambizioni dell'Hellas, ridimensionandone l'atteggiamento spavaldo. Uno-due micidiale: perfetto il tiro a incrociare sul calcio di rigore che si procura sfruttando l'ingenuità clamorosa di Nelsson; altrettanto famelico l'intervento da bomber vero quando si avventa sulla palla che Montipò ha respinto su tiro di Modric. L'ex Chelsea lascia il segno su una vittoria pesante, che vale il sorpasso sull'Inter in testa e lancia un segnale forte e chiaro alle dirette concorrenti (Napoli compreso): un conto è il clima di plastica della Supercoppa italiana, altro è quello "caldo" della Serie A e della voglia matta di cucirsi lo scudetto sulla maglia.

Fiammate. Al Milan ne bastano tre per ridurre alla ragione l'Hellas che Zanetti (squalificato, osserva la gara dalla tribuna) schiera senza timori reverenziali. E per tutto il primo tempo si nota quanta difficoltà facciano i rossoneri che tengono sì il possesso palla (anche con percentuali bulgare) ma non riescono a sfondare la linea di un avversario trincerato, intenso, organizzato, pronto a rilanciarsi negli spazi eventuali che si trova davanti. Loftus-Cheek prova a pungere dalla distanza (ma il tiro è deviato in angolo). Alla mezz'ora c'è l'assist di Rabiot che non trova Nkunku in area: l'attaccante fa le prove generali calibrando i movimenti. E allora tocca a Pulisic sbrogliare la matassa. Lo fa sugli sviluppi di un calcio d'angolo: lo batte Modric, Modric "spizza" la sfera che l'americano batte al volo e mette dentro.

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Argine caduto, il Milan dilaga nel secondo tempo. Succede tutto in avvio di ripresa: Nelsson è ingenuo nello strattonare Nkunku e Fabbri non ha dubbi nel concedere il rigore. Lo trasforma stesso attaccante che poco dopo si fa trovare pronto alla deviazione decisiva su respinta di Montipò, bravo a respingere la bella conclusione di Modric.

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