Milan, San Siro urla: “Vergogna, vergogna”. Tifosi via dallo stadio a gara in corso
Per il Milan è notte fonda. La quarta sconfitta nelle prime sei partite di campionato, la terza consecutiva, ha scatenato la rabbia dei tifosi rossoneri. Pesante la contestazione andata in scena prima, durante e dopo la partita contro la Fiorentina che si è giocata a San Siro questa sera e si è chiusa con la vittoria della Viola per 3-1. Il disappunto per quanto visto fino a questo punto della stagione è stato accompagnato da cori, fischi e insulti che non hanno risparmiato nessuno: Giampaolo è sul banco degli imputati insieme alla dirigenza, compresi Maldini e Boban ("Questa società non ci merita") e ai singoli giocatori, con la sola eccezione di Donnarumma. La squadra è uscita dal campo a testa bassa.
"Vergogna, Vergogna": il coro della curva Sud
Tanti cori sono partiti dal settore del tifo più infuocato del Milan ("andate a lavorare" e "vergogna") e che sono stati scanditi nel corso della ripresa e sono stati interrotti solo in occasione del rigore parato da Donnarumma a Chiesa e successivamente al momento del gol di Leao. Applausi per Franck Ribery, autore di una partita strepitosa, e di Kevin-Prince Boateng, ex rossonero entrato in campo nel finale di partita. I tifosi che occupano la curva Sud hanno polemicamente lasciato lo stadio dieci minuti prima del fischio finale e le immagini del settore vuoto sono piuttosto emblematiche.
Giampaolo e calciatori nel mirino dei tifosi
La contestazione dei tifosi del Milan contro la squadra di Marco Giampaolo è stata dura. I calciatori rossoneri, protagonisti dell'ennesima serata "horror", sono rientrati negli spogliatoi tra i fischi al termine del primo tempo e sotto la richiesta di tirare fuori gli attributi ("Fuori i cog***i") per la seconda parte ma già alla lettura delle formazioni alcuni (Biglia e Rodriguez), oltre al tecnico, erano stati presi di mira. Da segnalare anche i fischi assordanti diretti a Suso al momento della sua sostituzione con Castillejo.