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Mihajlovic sta di nuovo male: “La leucemia è tornata, mi devo fermare ma le darò una lezione”

Sinisa Mihajlovic sta di nuovo male. La leucemia è tornata. L’allenatore del Bologna ha parlato in una conferenza stampa indetta alle 12 in cui ha raccontato che dovrà star lontano dalla squadra.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Sinisa Mihajlovic sta di nuovo male. La leucemia è tornata. L'allenatore del Bologna ha parlato in una conferenza stampa indetta alle 12 in cui ha raccontato che dovrà star lontano dalla squadra per un po' di tempo. "All'inizio della prossima settimana mi dovrà assentare e sarà ricoverato al Sant'Orsola – ha detto il tecnico – Questa volta so cosa fare e la mia situazione è molto diversa da prima, spero che i tempi siano brevi". Mihajlovic sottolinea come dovrà assentarsi per diverse gare del Bologna in questo campionato: "Dovrò sicuramente saltare alcune partite, ho già fatto allestire a livello tecnologico tutto per seguire la squadra – aggiunge – Questo inizio del 2022 non è stato fortunato, nelle difficoltà si misura il coraggio e la capacità di reazione degli uomini, sono sicuro che i giocatori non mi deluderanno, io lotterò per loro e loro per me, sono bravi ragazzi e bravi giocatori". 

Ma cosa è accaduto? Mihajlovic fa il punto in questa conferenza stampa improvvisa e spiega le ragioni del suo stop forzato: "Vi devo dire una cosa importante – ha detto – Gioco a viso aperto. Svolgo ciclicamente delle analisi molto approfondite dopo che sono stato colpito dalla leucemia mieloide e sapete tutti qual è stato il mio percorso". Il tecnico degli emiliani spiega nello specifico il percorso che dovrà seguire: "In questi anni la mia ripresa è stata ottima ma purtroppo queste malattie sono subdole e bastarde – ha aggiunto – Purtroppo dalle ultime analisi sono emersi dei campanelli d'allarme che potrebbero far presagire a una ricomparsa della malattia". Mihajlovic entra nel dettaglio: "Per evitare che questo possa accadere mi è stato consigliato di intraprendere un percorso terapeutico che possa eliminare sul nascere questa ipotesi negativa".

Mihajlovic ha letto una lettera con la voce rotta dall'emozione con al fianco tutti gli uomini dello staff tecnico del Bologna che da sempre lo accompagnano in panchina in tutte le sue avventure tra diversi club italiani. L'allenatore degli emiliani ha reagito come ci si aspettava, con la solita forza di un guerriero che non ha paura di intraprendere una nuova battaglia. Consapevole delle difficoltà ma fiducioso che presto quest'incubo dovrà finire. "Non entrerò in tackle su un avversario lanciato ma giocherò d'anticipo".

L'allenatore non si nasconde ma non vuole mostrare timori: "Questa malattia è molto coraggiosa per tornare ad affrontare uno come me, io sono qua se non gli è bastata la prima lezione gliene daremo un'altra". Mihajlovic non si scompone e si dice pronto ad intraprendere questo nuovo percorso: "Questa è la vita, fatta di salite e discese, e a volte si incontrano buche improvvise, si può cadere ma si deve sempre trovare la forza per rialzarsi e riprendere il cammino". La sua lettera si conclude con un appello rivolto a tutti i tifosi, gli addetti ai lavori, ai media: "Chiedo anche ai tifosi di sostenere la squadra sia agli allenamenti che in casa o in trasferta, ma anche in una stanza d'ospedale. Nessuno mollerà e io tornerò presto tra tutti voi – sottolinea il tecnico che poi conclude – Ho solo una richiesta da fare: rispettate il mio diritto alla privacy in tutto il tempo che ci vorrà per la terapia. Ci vediamo presto e sempre forza Bologna!".

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