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Mihajlovic se la prende col Giappone: “Vinci 14-0 con la Mongolia, a cosa ti serve Tomiyasu?”

Sinisa Mihajlovic è chiaramente deluso dopo Bologna-Inter, partita terminata con una sconfitta nonostante la buona prestazione dei rossoblu. Ancora una volta si è avvertita la mancanza di un bomber in attacco, ma il cruccio principale di Mihajlovic è un altro: l’utilizzo di Tomiyasu in Mongolia-Giappone, terminata 0-14, con il difensore che ha accusato un problema muscolare contro l’Inter.
A cura di Redazione Sport
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Le dichiarazioni post-partita di Sinisa Mihajlovic al termine di Bologna-Inter sono cariche di rammarico per essersi presentato contro i nerazzurri con qualche problema di troppo in formazione. Già impari la sfida tecnica, lasciare anche un paio di giocatori a Conte è come arrendersi ancor prima di giocare. E questo a un combattente come Sinisa non va giù.

Il riferimento è a un sassolino che ha tormentato Mihajlovic da giorni e parte dalle convocazioni della nazionali, per le quali diversi suoi giocatori hanno risposto senza poter giocare o disputando gare ‘inutili'- E' il caso scoperchiato prima della sfida contro l'Inter, con Soriano chiamato da Mancini e lasciato in tribuna per tre volte. E il caso post gara di Tomiyasu che è dovuto uscire nel primo tempo causa infortunio.

Sul giapponese Mihajlovic è stato durissimo, senza però cercare alibi alcuno per la sconfitta con l'Inter: "Vincono 14-0 e fai giocare Tomiyasu. A cosa ti serve? Non voglio fare il ct, anche se l'ho fatto, ma sono partite in cui non hai bisogno di far giocare certi giocatori. Siamo sempre noi allenatori a pagare con le nazionali. Che bisogno c'era di far giocare Tomiyasu con la Mongolia? Potevo giocare anch'io e avrei fatto bella figura. Invece così un giocatore, per noi fondamentale, si è fatto male".

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Un granello sulla spiaggia virtuale del Bologna ma pur sempre un elemento che serve, come tutti i singoli soprattutto se di fronte ti ritrovi la corazzata nerazzurra capace di strappare il gol alla prima occasione e difenderlo fino al 93′. "Ho avuto la conferma di una squadra caparbia, che ha fatto meglio dell'avversario ma che non ha trovato il gol. Solo questo ci è mancato per il resto non rimprovero nulla ai ragazzi".

Col Bologna quasi salvo e che gioca bene dimostrando di aver assimilato le direttive tecniche, Mihajlovic guarda anche oltre la stagione che finisce: "Io alleno chi mi danno, non sono un dirigente sono un allenatore. Non posso nemmeno scendere in campo e tirare io le punizioni e segnare. A fine stagione vedremo cosa accadrà: io sono ambizioso, voglio sempre migliorare, ma sto bene ovunque, basta che mi diverto. Restare a Bologna? Ho ancora due anni di contratto".

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