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Mihajlovic sbotta a Sky dopo Bologna-Benevento: “Fate i fenomeni lì in studio”

Sinisa Mihajlovic è apparso molto nervoso dopo il pareggio casalingo del suo Bologna contro il Benevento nell’anticipo della 22a giornata di Serie A. Il tecnico serbo non era soddisfatto dalla prestazione offerta in campo dai suoi uomini, ma nell’intervista post-gara ai microfoni di Sky Sport non ha preso di buon occhio i commenti fatti dall’opinionista ed ex calciatore Lorenzo Minotti e dal giornalista Stefano De Grandis:  “Cosa volete che vi dica? Il Benevento è molto più forte e noi siamo troppo scarsi come dicono i due fenomeni lì in studio. Li ho sentiti” le parole al veleno dell’allenatore dei felsinei.
A cura di Michele Mazzeo
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Sinisa Mihajlovic è apparso molto nervoso dopo il pareggio casalingo del suo Bologna contro il Benevento nell'anticipo della 22a giornata di Serie A. Il tecnico serbo non era soddisfatto dalla prestazione offerta in campo dai suoi uomini, ma nell'intervista post-gara ai microfoni di Sky Sport non ha preso di buon occhio i commenti fatti dall'opinionista ed ex calciatore Lorenzo Minotti e dal giornalista Stefano De Grandis:  "Cosa volete che vi dica? Il Benevento è molto più forte e noi siamo troppo scarsi come dicono i due fenomeni lì in studio. Li ho sentiti" le parole al veleno dell'allenatore dei felsinei.

Sinisa Mihajlovic, sempre con tono molto seccato, ha poi analizzato così il match del Dall'Ara terminato 1-1 dopo che la sua squadra era passata in vantaggio dopo appena 55 secondi di gioco: "Un pareggio ci può stare ma non siamo soddisfatti. Sono deluso del risultato perché non c’è stata la solita prestazione. Forse abbiamo segnato troppo presto, a quel punto abbiamo cercato di gestire il risultato ma non siamo ancora bravi sotto questo aspetto. Abbiamo giocato troppe volte la palla indietro e gli avversari ci hanno pressato bene”.

Il tecnico serbo ha inoltre bacchettato il suo calciatore Riccardo Orsolini entrato in campo nel finale ma, a suo dire, senza la voglia di incidere nel match: “Mi aspetto di più da lui sia quando parte dal 1’ che quando entra, si può essere decisivi anche negli ultimi dieci minuti. È inutile giocare con quattro attaccanti se questi non riescono a fare la differenza. A questo punto ci mettiamo tutti dietro, mettiamo l'autobus davanti la porta e giochiamo per il pareggio. Dobbiamo prenderci più responsabilità”. E neanche il fatto di aver pareggiato contro un amico, Pippo Inzaghi, gli ha fatto accennare un piccolo sorriso: a domanda precisa ha risposto con un secco "No!" per poi congedarsi dal microfono ancora molto stizzito.

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