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Michele Criscitiello inibito per più di un anno in D: “Calci e pugni allo spogliatoio degli arbitri”

Il giornalista Michele Criscitiello è stato inibito per più di un anno in Serie D (fino al 30 aprile 2022). Un provvedimento disciplinare preso nei suoi confronti in qualità di presidente della Folgore Caratese, formazione che milita nel campionato nazionale dilettanti. Le motivazioni indicate dal Giudice Sportivo nel comunicato sono molto gravi.
A cura di Maurizio De Santis
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Il giornalista Michele Criscitiello è stato inibito per più di un anno in Serie D (fino al 30 aprile 2022). Calci e pugni allo spogliatoio degli arbitri, oltre ad aver rivolto loro espressioni ingiuriose. Un provvedimento disciplinare preso nei suoi confronti in qualità di presidente della Folgore Caratese, formazione che milita nel campionato nazionale dilettanti. Le motivazioni indicate dal Giudice Sportivo nel comunicato sono molto gravi.

"Per avere, al termine della gara – si legge nella nota ufficiale -, rivolto ripetute espressioni offensive, ingiuriose e intimidatorie all'indirizzo del direttore di gara stazionando nell'area degli spogliatoi senza mascherina. Inoltre colpiva ripetutamente con calci e pugni la porta dello spogliatoio riservato alla terna, reiterando le proteste anche durante il breafing con l'osservatore che di fatto non poteva avere luogo. Successivamente, mentre la terna cercava di abbandonare l'impianto scortata dalle forze dell'ordine, il medesimo insisteva nelle proteste seguendo la terna mentre la filmava con il proprio smartphone".

Fin qui la prima parte del verdetto del Giudice Sportivo a corredo della decisione molto severe adottata nei confronti del massimo dirigente. Nella seconda, invece, viene indicato anche un altro dettaglio che ha alimentato la sanzione.

"Infine mentre l'arbitro tentava di introdursi nell'abitacolo, chiudeva con violenza lo sportello dell'automobile colpendolo a un braccio e provocandogli una sensazione dolorifica seguitando a filmare la scena con il proprio cellulare. Sanzione così determinata, ex art. 35 CGS, in ragione della pervicacia della condotta".

Non è la prima volta che Miche Criscitiello subisce un provvedimento del genere. A novembre 2018 venne inibito per circa un mese perché "al termine della gara nello spazio antistante gli spogliatoi raggiungeva un dirigente avversario e lo colpiva con uno schiaffo al viso e un calcio all'altezza del fianco". Il giornalista e numero uno del club di difese attraverso un post pubblicato sul proprio profilo Twitter spiegando la propria versione dei fatti: "I vocaboli handicappato e mongoloide nella vita non vanno mai usati. Neanche su un campo da calcio. Per questo non mi pento della reazione e ritengo giusta la squalifica". Cosa sarà accaduto questa volta da provocare la sua reazione?

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