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Messi in Arabia con uno stipendio spropositato: “Ma chi lo paga non è una squadra”. Lui smentisce

Leo Messi secondo una fonte vicina alla trattativa avrebbe un accordo di massima per giocare in Arabia Saudita nella prossima stagione. Il papà del calciatore Jorge che ne cura anche gli interessi ha smentito tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Il futuro di Leo Messi è segnato? Stando alle ultime indiscrezioni di mercato riportate dall'agenzia AFP, sulla base delle importanti rivelazioni di una fonte anonima, il campione del mondo argentino potrebbe lasciare il PSG al termine della stagione. La nuova destinazione sarebbe l'Arabia Saudita dove la Pulce potrebbe così ritrovare il suo rivale più illustre ovvero Cristiano Ronaldo. Un'anticipazione che però è stata smentita dal papà del calciatore attraverso una nota sui propri canali social.

Second quanto dichiarato da questo misterioso interlocutore vicino alla trattativa, non ci sarebbero margini di dubbio: "Messi giocherà in Arabia Saudita la prossima stagione, è un affare fatto". Nessuna rivelazione per ora sul nome della squadra (si era parlato dell'Al Hilal), ma la certezza dell'accordo per fare dell'argentino la nuova stella del massimo campionato di calcio saudita. Un'operazione mostruosa visto che per strappare il sì di Messi, a suo dire sarebbe stata messa sul piatto una cifra eccezionale. La fonte ha anche aggiunto a tal proposito: "Il contratto è eccezionale. È enorme. Stiamo solo finalizzando alcuni piccoli dettagli".

D'altronde basti pensare che Cristiano Ronaldo con il suo sì all'Al Nassr si è assicurato un accordo complessivo da 400 milioni di euro (439 milioni di dollari) diventando l'atleta più pagato al mondo secondo Forbes. Con Messi in Arabia, CR7 potrebbe essere scavalcato nella classifica dei Paperoni proprio dal suo più grande "nemico sportivo" che percepirebbe più di lui. In Francia si fa riferimento a tal proposito di cifre folli: 500 milioni di euro l'anno per due stagioni, in pratica un miliardo complessivo, con opzione per una terza stagione.

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La possibilità di questo nuovo eccezionale colpo di mercato sarebbe garantita dalle risorse praticamente illimitate del Public Investment Fund (PIF), uno dei più grandi fondi sovrani al mondo con oltre 620 miliardi di dollari di asset che sarebbe in grado appunto l'ingaggio di Messi. La fonte ha spiegato: "È l'Arabia Saudita a portare Messi, non un club specifico. Il denaro viene da un unico posto: PIF".

Messi che compirà a giugno 36 anni potrebbe dunque in vista del suo finale di carriera, rinunciare (o rimandare ancora) ad un romantico ritorno in patria per dire sì ad una faraonica proposta contrattuale? Se così fosse si chiuderebbe così la sua esperienza al PSG, in cui le cose non sono andate proprio per il verso giusto. Negli ultimi giorni il rapporto con il club della Tour Eiffel ha mostrato ulteriori crepe con la sospensione per un viaggio non organizzato proprio in Arabia Saudita, dove Leo è ambasciatore del turismo e con la contestazione dei tifosi.

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Sono arrivate le scuse da parte dell'argentino, con la consapevolezza però secondo la fonte che la strada ormai sia segnata. Alle domande sulle possibili reazioni da parte del club infatti, l'anonimo interlocutore ha sottolineato come il PSG si sia limitato a spiegare che Messi resterà sotto contratto fino al 30 giugno. Un'ulteriore fonte vicina alla società ha poi spiegato: "Se il club avesse voluto rinnovargli il contratto, lo avrebbe fatto prima".

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Ma cosa c'è di vero su queste sorprendenti dichiarazioni di questa fonte anonima ben informata sulla trattativa araba di Messi? A giudicare dalla risposta di papà Jorge che ne cura gli interessi in un comunicato ufficiale, niente: "Non c'è assolutamente niente con nessun club per il prossimo anno. La decisione non verrà mai presa prima che Lionel finisca il campionato con il PSG. Una volta finita la stagione, sarà il momento di analizzare e vedere cosa c'è e poi prendere una decisione. Ci sono sempre voci e molti usano il nome di Lionel per guadagnare notorietà, ma la verità è solo una e possiamo assicurare che non c'è niente con nessuno. Né verbale, né firmato né concordato. E non ci sarà fino alla fine della stagione".

Bordate poi contro i media che hanno dato peso a queste indiscrezioni: "Mi sembra una mancanza di rispetto che ci sia chi consapevolmente e deliberatamente provi a fuorviare senza fornire alcuna prova delle proprie affermazioni e volendo trasformare in notizia qualsiasi voce malevola o che sia diretta da qualcuno a favore dei propri interessi. Non vogliono che una verità rovini le loro ‘notizie'".

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