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Mauro Icardi e le difficoltà nel PSG: “Ha paura della concorrenza”

Mauro Icardi ad oggi è un mezzo fallimento per il Psg: solamente 40 partite e 23 reti per l’ex Inter che sotto la Torre Eiffel sta dimostrando problemi di personalità nel competere con diverse stelle in rosa: “Non è l’Inter, là tutti giocavano per lui. Qui è uno dei tanti” ha sottolineato Papin. “Impari da Kean, uno che ha voglia, fame e ha capito che si deve giocare la propria occasione”
A cura di Alessio Pediglieri
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Mauro Icardi. L'uomo del grande litigio con l'Inter e dell'avventura al Psg che avrebbe dovuto decretarne la grandezza. E invece, a distanza da più di un anno dalla rumorosa chiusura con il club nerazzurro, l'argentino ancora stenta a trovare spazio e continuità sotto la Torre Eiffel. Prima con Tuchel, oggi con Pochettino che sarà il nuovo ago della bilancia della permanenza francese dell'attaccante. I dubbi sono tanti e restano, al di là della volontà di Leonardo di averlo strappato alla concorrenza a suon di milioni (75 all'Inter) e averlo tenuto in una rosa di fuoriclasse assoluti in attesa di vederlo esplodere.

Le aspettative, al momento non sono state rispettate: Mauro Icardi con il Psg ha collezionato fino ad oggi. in stagione, la pochezza di 6 presenze e soli tre gol che si aggiungono alle 34 dello scorso campionato, con altri 20 gol. Per un totale tra Ligue1 e Coppe di 40 gettoni, 23 reti e 5 assist. Nulla a confronto con i numeri con cui aveva lasciato l'Inter: 219 partite 124 gol e 28 passaggi vincenti. 

Un campanello d'allarme che è stato suonato da un grande ex attaccante francese che mastica di gol e di giocatori vincenti, Jean-Pierre Papin, che apre la discussione sulle reali qualità di Mauro Icardi: all'Inter un'autentica star, al Psg un normale giocatore. "Il motivo? Semplice. In nerazzurro era goleador e capitano indiscusso perché aveva una squadra che giocava per lui. Qui al Paris Saint-Germain è un giocatore normale in una rosa di campioni".

Per JPP il reale livello di Mauro Icardi si è palesato all'arrivo di un giovanissimo compagno in attacco, Moise Kean che – al contrario dell'argentino – ha dimostrato voglia di fare, temperamento e una ferrea volontà nel ritagliarsi uno spazio da protagonista: "Moise Kean  lo vedo lottare quando entra in campo, ha voglia, ci mette l'anima. Icardi? Non mi pare possa essere considerato un combattente, non ha lo spirito giusto. Ho seri dubbi sulla sua personalità" ha aggiunto Papin.

"Sono convinto che Kean abbia compreso sin da subito il proprio privilegio di essere in una squadra di campioni e per questo abbia l'atteggiamento corretto di chi vuole sfruttare l'occasione, forse unica, per emergere: "Credo che Icardi lo invidi anche e paghi il suo atteggiamento. Kean sfida la concorrenza, Icardi la soffre terribilmente"

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