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Matteo Gabbia: “Dopo Ibrahimovic sogno di giocare con Thiago Silva nel Milan”

Matteo Gabbia giocherà accanto a Romagnoli anche contro la Fiorentina per l’infortunio di Kjaer. Il giovane difensore è cresciuto nel settore giovanile del Milan e ha raccontato le emozioni degli ultimi giorni: dall’esempio Ibra fino al sogno (anche di mercato) di giocare al fianco di un altro ex rossonero, Thiago Silva.
A cura di Maurizio De Santis
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Thiago Silva al Milan dopo Zlatan Ibrahimovic. E fa nulla che anche il difensore brasiliano è a fine carriera ma avere nello spogliatoio calciatori che possono rappresentare una guida e accompagnare la squadra nel percorso di crescita è un fattore importante. Quante possibilità ci sono che l'attuale centrale del Psg torni in rossonero? Il contratto in scadenza a giugno è sicuramente un'agevolazione così come la possibilità di beneficiare del "decreto crescita" che può aiutare ad ammortizzare l'ingaggio ma, al momento, l'ipotesi è più in sogno cullato dai tifosi e non solo.

A immaginare una cosa del genere è anche Matteo Gabbia, centrale cresciuto nel settore giovanile del "diavolo" e al debutto nell'ultimo turno di campionato contro il Torino (Pioli l'ho mandato in campo al posto di Simon Kjaer, infortunato). Con ogni probabilità toccherà ancora a lui andare in campo accanto a Romagnoli nella prossima sfida contro la Fiorentina.

Nell'intervista a Sky racconta tutte le emozioni di questi giorni ("il Milan è il mio sogno, vorrei fare una carriera importantissima qui e spero che ci sia questa possibilità") e soprattutto a quale modello si ispira… facile, facile immaginare chi possa essere il suo idolo. Anzi, quali sono i "buoni maestri" dai quali imparare i trucchi del mestiere per acquisire quella dimensione agonistica necessaria per diventare grande o almeno provarci.

Nel mio ruolo potrei dire benissimo Maldini ma anche Thiago Silva – spiega Gabbia -. Loro sono i modelli dai quali si può apprendere tanto. Adesso sono in squadra con Ibrahimovic che è un esempio per tutti noi. Fin da subito ho capito quanto fame avesse ancora a 38 anni e quanto fosse motivato nonostante i 33 trofei vinti in carriera. Giocare con lui è stato come coronare un sogno, il massimo sarebbe farlo anche con Thiago Silva.

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